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Il 1999 è stato un anno storico per i cartoni animati: molte menti geniali hanno generato serie animati fantastiche che hanno fatto la storia del genere per bambini. Molti di voi ricorderanno una di queste serie, I Digimon, l’abbreviazione di “Digital Monsters“, mostri digitali creati da Akiyoshi Hongo, una figura misteriosa che non ha mai rilasciato dichiarazioni sul suo lavoro. I Digimon, che sono stati ispirati dal gioco digitale Tamagotchi, abitano un universo parallelo a quello ordinario, chiamato Digiworld, un mondo che si è creato grazie alle fitte reti di comunicazione del pianeta Terra.

La storia della serie animata ruota attorno ad un gruppo di ragazzi adolescenti chiamati “digiprescelti” – uguali nelle prime due serie e diversi per tutte le altre – che vivono a stretto contatto con i mostri digitali e insieme combattono le forze del male, presenti in entrambi i mondi, e condividono avventure e disavventure. I Digimon, i mostri speciali protagonisti del franchise, hanno la possibilità di compiere delle “digievoluzioni” con le quali cambiano di volta in volta il loro aspetto esteriore ma anche il carattere e la personalità.

Digimon, però, non è soltanto una serie televisiva, ma un vero e proprio franchise giapponese: sono stati creati manga, anime, giocattoli, videogiochi, figure da collezione, carte da gioco e molto altro. Ma facciamo un passo indietro. L’idea iniziale fu quella di creare un film, intitolato Digimon Adventure, che è uscito in Giappone nel 1999. Visto il successo del franchise Digimon, successivamente è stata realizzata la serie animata per bambini con lo stesso titolo. Dopo la prima, sono state realizzate altre 5 serie: Digimon Adventure 02, Digimon Tamers, Digimon Frontier, Digimon Savers e Digimon Fusion Battles.

I Digimon sono stati a lungo considerati i diretti rivali dei Pokémon per le somiglianze che li legano tanto a livello concettuale quanto stilistico (nonostante non siano poche anche le differenze), ma sono stati comunque trasmessi a livello internazionale, anche se le ultime serie non sono mai arrivate in molti Paesi. Inoltre, un’altra curiosità riguarda la censura e i cambiamenti che la serie Digimon ha subito in alcuni paesi, come negli Stati Uniti. Soltanto le versioni latinoamericana, brasiliana, tedesca, spagnola e italiana sono rimaste fedeli alla versione originale giapponese.

Nel video sottostante potrete sentire la sigla italiana iniziale della prima serie dei Digimon, che è stata pubblicata su cd, scritta e cantata dai Manga Boys.

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