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Da quando David Letterman aveva annunciato il suo ritiro dalla televisione, previsto per il 2015, era partito il totoscommesse su chi avrebbe sostituito lo storico presentatore alla conduzione del Late Show: si era parlato di Tina Fey e di Neil Patrick Harris (il celebre Barney Stinson nella serie How I met your Mother). Ma la CBS sbaraglia tutti i pronostici: a raccogliere l’eredita del re della seconda serata americana sarà Stephen Colbert.

Di poche ore fa l’annuncio ufficiale della CBS: «La CBS Television Network ha oggi annunciato che Stephen Colbert, conduttore, scrittore e produttore esecutivo del “The Colbert Report”, premiato con l’Emmy e il Peabody Award, subentrerà a David Letterman come presentatore del Late Show, con decorrenza dal ritiro del Sig. Letterman dalla trasmissione». Colbert sarà legato alla CBS con un contratto di 5 anni, così come dichiarato alla stampa da Leslie Moonves, presidente e amministratore delegato della CBS Corporation, e Nina Tessler, direttore della CBS Entertainment. «Stephen è un apprezzato presentatore, scrittore, produttore, attore comico e satirico pieno di talento […] Non vediamo l’ora di presentarlo agli spettatori della seconda serata della nostra rete», ha commentato Tessler.

Colbert si è dichiarato entusiasta, nonché grato al network per aver puntato su di lui dopo l’uscita di scena di Letterman: «Non avrei mai sognato di seguire le sue orme[…] Il fatto di esser stato anche semplicemente un ospite al David Letterman Show ha rappresentato un momento saliente della mia carriera», ha aggiunto il comico.

Stephen Colbert conduce su Comedy Central The Colbert Report, programma acclamato dalla critica, vincitore di 2 Peabody Awards e di 3 Emmy Awards, in cui interpreta il ruolo di un conduttore rigido e austero, politicamente schierato a destra. Precedentemente aveva uno spazio nel Daily Show, della stessa rete, in cui vestiva i panni di un corrispondente di ala conservatrice privo di humour ma divertente. Colbert si è anche cimentato nella scrittura, pubblicando nel 2007 I Am America (and So Can You!), e contribuendo al volume America: A Citizen’s Guide to Democracy Inaction.

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