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Milly Carlucci

Per anni la Rai ha affidato a lei la missione di sfidare Maria De Filippi che invece ogni volta la batteva con i vari “C’è posta per te”, “Amici”, “Italia’s got talent” e “Tu si que vales”, ma lei non si è mai arresa forte della fiducia che la Rai le dimostrava ogni volta.

Almeno fino a quest’anno quando Carlo Conti, l’uomo simbolo della Rai di oggi, ha scelto di chiamare proprio Maria, e non lei, a co-condurre il Festival.

La De Filippi aveva già co-condotto Sanremo nel 2009 ma era stato Bonolis, cresciuto in Mediaset, a chiamarla e non un uomo Rai.

Non solo, proprio Carlo Conti accettò di andare ospite ad una serata di “Amici” quando in contemporanea sulla Rai c’era la finale di “Ballando con le stelle” quindi, in teoria, spostando gli ascolti dalla TV pubblica alla Mediaset.

È su “Oggi” che Milly Carlucci sfoga la sua delusione.

Come avrà reagito Milly Carlucci all’ingaggio di Maria? Ovviamente da signora elegante e matura quale è, durante il Festival ultimava gli ultimi preparativi per la dodicesima edizione del suo “Ballando con le stelle”, ormai uno degli show più longevi della tv, una risposta “alla tv senza anima che ci circonda. Una tv che sa dare un’ottima confezione ai suoi prodotti ma che non sa sfuggire alla standardizzazione. È un po’ come per certe librerie tutte uguali e fatte a moduli. Dentro puoi infilarci sassi rossi, vasetti o fotografie ma l’effetto globale è lo stesso. Resta una libreria e non potrà mai diventare un mobile rococo’. Così è per tanta tv che anche se sembra diversa non è capace di emozionare davvero. L’appiattimento non riguarda solo l’entertainment ma anche la fiction. E infatti quella che funziona davvero è quella artigianale dove a vincere è l’unicità” ha spiegato a “Mille e una donna”.

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