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Dopo il successo della prima puntata, venerdì 4 settembre è andato in onda il secondo appuntamento con la fiction L’Onore e il Rispetto 4. Tanti colpi di scena hanno animato questa seconda puntata e anche tante novità che hanno lasciato gli spettatori a bocca aperta: dalla decisione di Tonio Fortebracci di costituirsi e affrontare il processo fino, come vedremo nel riassunto in basso, ad una trama a sfondo omosessuale.

La puntata si apre con Carmela (Laura Torrisi) che punta la pistola contro Lee Di Maggio (Christopher Leoni). La donna risparmia il figlio del marito, obbligandolo però a rivelare alla cosca americana che ad uccidere Tom Di Maggio è stato Tonio Fortebracci (Gabriel Garko) con l’aiuto di Jennifer O’Neill (Giulia Rebel). Determinata ad avere la sua vendetta Carmela affronta gli anziani della cosca insistendo di voler trattare personalmente con Fortebracci per il carico di droga in suo possesso. Dopotutto sua figlia Antonia (Beatrice Galati) è ostaggio dell’affascinante ex fidanzata di Tonio. Intanto in Sicilia, Ettore de Nicola (Valerio Morigi) si confida con alcuni detenuti rivelando le intenzioni di Tonio di costituirsi e affrontare il processo. Grazie ad un agente infiltrato la voce arriva alle orecchie del commissario Rolla (Francesco Testi) che capisce immediatamente che Fortebracci ha scoperto dove si nasconde Paride De Nicola (Federico Galante), l’unico testimone che potrebbe incastrare Tonio al processo.

Mentre Paride viene portato in un posto blindato, Glenn, la sua nuova ragazza americana, viene rapita da Richi (Cristiano Pasca), lo scagnozzo di Tonio, e Nelly, l’amante (Natalie Rapti Gomez) del boss Dante Giordano (Massimo Venturiello). A casa di Giordano fervono i preparativi dell’imminente matrimonio riparatore tra Vincenzina, la figlia del boss e Daniele, uno scagnozzo di suo padre che in realtà nasconde una liason appassionata con il fratello della sposa (Thiago Alves). Il matrimonio però non è l’unica preoccupazione del boss che cerca l’aiuto del futuro suocero per sottrarre a Tonio il carico di droga.

Con il processo contro Fortebracci imminente, una giovane laureata in legge, Daria Bertolaso ((Daria Baykalova), viene assunta come assistente del procuratore. Un infiltrato rivela a Tonio che la donna sarà la volontaria più facile da corrompere, in quanto ragazza madre di una bambina sordomuta che, ironia della sorte, si chiama Antonia proprio come la figlia del boss. Nonostante i sensi di colpa che inizia a provare verso Daria, Tonio si costituisce al commissario Rolla. Durante il processo i mafiosi, tramite un’ignara Daria, riescono a far recapitare a Paride De Nicola una busta con la treccina di capelli della sua ragazza. È un avvertimento che coglie nel segno: Paride si rifiuta di testimoniare nonostante Glenn sia ormai in salvo. Senza il testimone Tonio viene rimesso in libertà. Il commissario Rolla, infuriato per lo smacco subito, accusa Daria di complicità e inizia a perseguitarla cercando le prove che lo confermino. Fortebracci tormentato dal rimorso di averla usata, si presenta alla sua porta per scusarsi. Daria respinge in malo modo il suo aiuto, ma Tonio le lascia ugualmente una busta piena di soldi nella cassetta della posta, ignorando che alcuni poliziotti stanno scattando delle foto per incastrare il giovane avvocato.

Intanto, negli Stati Uniti, Lee Di Maggio, ubriaco e furioso con Carmela, l’aggredisce attribuendole la colpa della morte del padre. Antonia sente la lite e assieme alla zia riesce a fermare l’uomo che, minacciato da Li Causi (Burt Young), ormai al vertice della cosca americana, giura di non toccare mai più Carmela. Ma le carte potrebbero rimescolarsi quando Lee origlia una conversazione di Carmela con la zia, scoprendo che il figlio della donna non è un Di Maggio ma è di Tonio Fortebracci.

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