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In un video rilasciato dalla stessa produzione di Game of Thrones sono stati rivelati i principali dietro le quinte della maestosa Battle of The Bastards vissuta nell’ultimo episodio della serie.

1) È una vera schiera di cavalleria a caricare Kit Harington, non una ricostruzione CGI. La produzione ha utilizzato 40 cavalli per filmare la scena, cavalli che caricano Jon Snow per poi fermarsi all’ultimo secondo.

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2) L’addestratrice dei cavalli, Camilla Naprous, ha detto che si è trattato della scena di maggiore responsabilità che abbia mai girato, con 80 cavalli in totale.

3) Anche per il grande scontro sono stati impiegati attori e cavalli che realmente caricavano Jon Snow. Per la prima grande ondata di cavalleria la produzione ha ripreso circa una dozzina di cavalli in corsa verso il protagonista fino all’ultimo minuto in modo da rendere l’impatto il più verosimile possibile, il resto è stato aggiunto con la CGI.

4) Un “braccio russo” (una videocamera controllata a distanza posta su un lungo braccio attaccato a una macchina in movimento) è stato utilizzato per filmare la corsa di Jon nel tentativo di salvare il fratello Rickon.

5) Il design team di Game of Thrones ha dovuto vestire ogni singolo pupazzo umano e cadavere di cavallo con l’appropriata armatura e stemma di casata, in modo da rendere la pila del tutto verosimile e “viva”.

Game of Thrones: dietro le quinte della Battle of The Bastards

6) Le pile di cadaveri sono state ispirate dai racconti delle battaglie medievali ma anche della guerra civile americana. David Benioff ha detto che la scena è stata influenzata dai resoconti di battaglie antiche e moderne in cui pile di morti venivano erette per sigillare il campo di battaglia.

7) La battaglia di Azincourt è stata la battaglia che più ha influenzato la tattica e la messa in scena della Battle of The Bastards. È stato il direttore Miguel Sapochnik a menzionare la battaglia di Azincourt insieme a quella di Cannae come i due scontri che hanno ispirato la battaglia fra Jon e Ramsay. Per la carica della cavalleria il riferimento diretto è invece a “Ran” di Akira Kurosawa.

8) Iwan Rheon (Ramsay Bolton) ha detto di aver sempre voluto girare una scena con Jon Snow, il personaggio per il quale aveva originariamente fatto la sua audizione.

9) La scena in cui Jon prende a pugni Ramsay è stata girata per 10 ore perché il regista voleva riprenderla da qualsiasi angolatura possibile. Inoltre in qualche occasione Kit ha perso il controllo della mano e ha rifilato a Iwan qualche pugno autentico.

10) La scena in cui Sansa ottiene finalmente la sua vendetta è la preferita dell’attrice Sophie Turner che ama il modo in cui Sansa riesce a stare in piedi di fronte all’uomo che l’ha torturata dicendogli che non avrà più alcuna influenza su di lei. Ovviamente una certa soddisfazione deriverà anche dall’osservare Ramsay lo scorticatore sbranato dai suoi stessi fidati mastini.

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11) Sebbene fosse una scena girata a tarda notte, è stata ripresa più volte la camminata trionfante di Sansa che si allontana da Ramsay: il sorriso accennato della giovane Stark era la cosa preferita da Sophie Turner, e quindi la troupe voleva ottenere quello perfetto.

12) Benioff e Weiss, sceneggiatori di Game of Thrones, hanno provato a fare uno scherzo a Iwan prima di dirgli che il suo personaggio sarebbe morto: “Non sarebbe grandioso se Ramsay riuscisse a salire sul trono di spade?” “È morto, non è vero?” la risposta dell’attore. Non che le morti siano mai sorprendenti in Game of Thrones.

13) Il muro di scudi non era originariamente nello script dell’episodio ma è stato aggiunto alla fine per risparmiare tempo e denaro. Inizialmente si pensava a una manovra a tenaglia portata avanti dalla stessa cavalleria cosa che avrebbe richiesto ulteriori costi e tempo per l’allestimento del set e degli attori.

14) La terribile scena in cui Jon viene calpestato non era inizialmente prevista, si è trattato di un cambiamento dell’ultimo minuto per questioni di tempo. Una scena claustrofobica molto convincente e angosciante, insieme a Jon Snow anche allo spettatore sembra di non avere aria.

15) In definitiva la battle of the Bastards ha impiegato 25 giorni di riprese, 500 comparse, 80 cavalli, 65 stunt-man, e 4 team di ripresa, e un totale di 600 perone coinvolte.

Ma ne è valsa sicuramente la pena. È stata una delle battaglie più epiche di Game of Tnrones e soprattutto, contro ogni previsione, a lieto fine.

[Foto: HBO]

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