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Crozza: perché ha lasciato La7?

Il popolare comico ligure, Maurizio Crozza, avrebbe deciso di lasciare il programma DiMartedì e sbarcare su Discovery per ragioni sia personali che economiche. Scopriamo tutti i dettagli emersi sull’addio del comico genovese.

Sono in molti che si stanno chiedendo perché Maurizio Crozza abbia lasciato il programma DiMartedì, su La7, ed abbia scelto di unirsi a Discovery.

Ricordiamo che nella trasmissione condotta da Giovanni Floris, le performance di Maurizio Crozza avevano registrato sempre un buon successo.

L’addio di Maurizio, secondo le ultime indiscrezioni, è forse per motivi economici? Questo sarebbe emerso nelle scorse ore, anche se autorevoli quotidiani rivelano che il comico aveva raggiunto un accordo con Discovery già lo scorso mese di maggio e dunque era già nell’aria da tempo la decisione di andarsene.

Diverse riviste hanno pubblicato che dietro le ragioni dell’addio di Maurizio Crozza non ci sarebbero motivazioni solo economiche ma anche personali, fra cui il desiderio di iniziare un nuovo progetto con il gruppo Discovery.

Urbano Cairo ha dichiarato di essere molto amareggiato per l’addio del comico genovese ma ha detto che rimarrà per sempre uno dei suoi più grandi fan.

Il numero uno di La7, oltre che presidente del Torino Calcio, ha confermato che l’imitatore ligure aveva preso la decisione da molto tempo con il suo agente Beppe Caschetto.

Forse dietro l’addio del comico genovese anche un calo di ascolti, passati dall’11,4 per cento nel 2013 al 7 per cento di quest’ultima annata, con una differenza tra costi e ricavi di 5 milioni di euro in negativo.

La7 dà l’addio a Crozza ma può contare su altri importanti autorevoli personaggi in grado di dare valore alla rete: Enrico Mentana, Corrado Formigli e Lilli Gruber. È quanto sottolineato dallo stesso patron Cairo.

Nel frattempo Maurizio Crozza, nel programma condotto da Giovanni Floris, è stato sostituito dal 37enne Maurizio Lastrico, sempre ligure ma con meno esperienza. Restate sintonizzati con noi per conoscere i futuri dettagli sulla vicenda.

Rivedremo Maurizio Crozza il prossimo marzo con uno show tutto nuovo su Nove, il cui titolo è ancora provvisorio, ma salvo cambiamenti dell’ultimo minuto il nome dovrebbe essere Fratelli di Crozza, tutti i venerdì sera dalle 21:15 alle 22:35, formato, questo, che si è dimostrato essere congeniale alle capacità del comico.

Tra l’altro, l’arrivo di Crozza dovrebbe segnare per l’editrice televisiva Discovery un punto di svolta, che dopo aver ingaggiato Fabio Volo e Roberto Saviano, si appresta a completare con Crozza la punta del diamante che dovrebbe cambiare il corso, fino ad ora, privo di successi, della casa che già trasmette i palinsesti di Real Time, Dmax e, appunto, Nove.

La separazione in casa La7, comunque, è avvenuta in modo consensuale e assolutamente non in modo traumatico. Oltre ai già citati Mentana, Gruber e Formigli, Cairo può contare anche su nuovi nomi molto noti che hanno da poco firmato un contratto con La7, come Giovanni Minoli, Andrea Scanzi, Sabina Guzzanti e Luca Telese.

Dalla parte di Crozza, invece, possiamo fare qualche piccola considerazione sulla sua natura. Piaccia o meno, questione di gusti, Crozza è coerente: ha una visione politica ben definita e non si fa problemi a sbandierarla in giro con orgoglio e non con vergogna, come invece fanno altri suoi colleghi. Crozza fa satira politica in un periodo in cui fare satira politica è sconsigliato, oltre che pericoloso.

A Crozza va riconosciuto il grande merito di aver cercato di tenere in alto, da solo, una rete televisiva come La7, che a dispetto di quanto possa dire il direttore Cairo, a parte il suo show non aveva nulla di attraente.

Adesso Crozza ha la fortuna di trovarsi in un network in continua crescita, grazie al fatto di aver individuato format televisivi che piacciono ad un pubblico sempre più generalista. Il comico, a questo punto, si trova di fronte ad una nuova sfida. Staremo a vedere cosa accadrà.

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