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La Rai ha deciso di iniziare l’anno nuovo col botto: stasera alle 21.20 su Rai Uno andrà in onda, in prima visione, Frozen – Il regno di ghiaccio, il 53° classico Disney uscito nei cinema nell’inverno 2013 e vincitore di due premi Oscar (miglior film d’animazione e miglior canzone per Let it go).

In attesa di gustare questo capolavoro Disney, Blog di Cultura ha raccolto alcune curiosità per voi.

Frozen è il film d’animazione che nella sua categoria ha realizzato il maggiore incasso nella storia del cinema: oltre 1 miliardo e 200 milioni di dollari! Inoltre, si trova all’ottava posizione nella lista generale dei film con maggiori incassi.

È il primo classico Disney ad avere una coppia di sorelle nel ruolo di protagoniste. Di conseguenza, è il primo film Disney in cui lo scioglimento di un incantesimo è dovuto all’amore fraterno, e non a quello romantico.

Il castello di Arendelle è stato disegnato prendendo spunto dal castello medievale Akershus di Oslo e, soprattutto, dal Palazzo Reale Stiftsgården di Trondheim, uno degli edifici in legno più grandi della Scandinavia.

L’imponente palazzo che Elsa erige sulle note di Let it go, invece, trae ispirazione dall’Hotel de Glace nel Québec, in Canada, un hotel fatto interamente di ghiaccio e in cui gli animatori hanno potuto studiare il comportamento della luce. In seguito l’Hotel De Glace ha dedicato un’intera camera a Frozen, e l’ha chiamata “Frozen Suite”.

La Frozen Suite all'Hotel de Glace, in Canada

Ma il palazzo di Elsa non è composto di semplice ghiaccio trasparente: le pareti mutano e cambiano colore in base allo stato d’animo di Elsa: viola e azzurro quando è felice, rosso quando è adirata, giallo quando si sente minacciata.

Sempre per quanto riguarda il palazzo di ghiaccio, John Lasseter (animatore e produttore di Frozen)suggerì di basarne la struttura delle fondamenta su un fiocco di neve. La scena in cui il palazzo nasce dal nulla è certamente bellissima, e non poteva essere altrimenti: dietro c’è il lavoro di ben 50 animatori, e ogni fotogramma ha richiesto ben 30 ore di rendering! A detta di Jennifer Lee (regista di Frozen accanto a Chris Buck), questa è stata la scena più difficile da animare.

Anche per il nuovo vestito di Elsa viene utilizzata la stessa tecnica: lo splendido abito di ghiaccio fa pendant con gli interni del palazzo, e il mantello non è altro che un enorme fiocco di neve. Invece i vestiti delle due sorelle a inizio film sono ispirati al tradizionale rosemaling norvegese, uno stile di pittura decorativa che utilizza fiori e elementi geometrici.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

Leggendo tutto d’un fiato i nomi di Hans, Kristoff, Anna e Sven viene fuori un suono molto simile a Hans Christian Andersen, autore della fiaba La regina delle nevi che ha ispirato largamente Frozen. Questi quattro personaggi sono infatti stati battezzati apposta per rendere omaggio allo scrittore danese.

Elsa, invece, è stata chiamata così in onore di Elsa Beskow, autrice svedese di storie per l’infanzia e illustratrice delle fiabe dello stesso Andersen.

Per di più, due servitori del castello di Arendelle portano il nome di Gerda e Kai, in omaggio ai due protagonisti della fiaba di Andersen.

La Disney, tra l’altro, aveva in cantiere un progetto ispirato alla fiaba di Andersen sin dagli anni Quaranta, ma tale progetto rimase accantonato per molto tempo perché non si riusciva a dare forma al personaggio più importante, la bella e solitaria regina delle nevi. Nel 2011 il progetto “The Snow Queen” venne riesumato, ma anche qui si dovette riscrivere la sceneggiatura per ben 8 volte prima che qualcuno, sagacemente, non suggerì di rendere sorelle la regina Elsa e la principessa Anna, il cui personaggio è molto simile per certi versi alla Gerda di Andersen.

Inoltre, in un primo momento Elsa sarebbe dovuta essere la villain della storia: nei bozzetti iniziali era stata modellata secondo le sembianze della cantante Amy Winehouse, con i capelli blu cotonati e repentini sbalzi d’umore. Le sue azioni erano volutamente malvagie, era invidiosa di sua sorella Anna e aveva creato una vera e propria armata di mostri di neve. Ma man mano che il progetto andava avanti, Elsa è stata vista sotto una nuova luce dagli addetti ai lavori: da cattiva a personaggio sfaccettato, vulnerabile e incompreso, che vive nella paura.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

Anche il suo aspetto, ovviamente, è cambiato. Sono stati curati in particolare i suoi capelli: solo per essi, gli animatori di Frozen hanno inventato un programma apposito, il Tonic, che ha permesso di realizzare in CGI le 420.000 ciocche di capelli della regina. Inoltre la treccia di Elsa è stata creata appositamente da un hair stylist celebre tra le star di Hollywood.

Elsa è anche la protagonista più “vecchia” della storia Disney, ossia l’unica a non essere una teenager: ha infatti 21 anni al momento della sua incoronazione.

Passiamo ad Anna: inizialmente anche lei era molto diversa, molto più posata e femminile rispetto alla versione finale. Quando Kristen Bell ottenne il ruolo di doppiatrice di Anna, diede alcuni suggerimenti ai registi per modellare il personaggio in modo più veritiero: ne esce fuori un’Anna spontanea, generosa e un po’ stramba.

Aspetta, che? (“Wait, what?” nella versione originale) è una delle espressioni che Anna dice più spesso ed è stata aggiunta al copione proprio su suggerimento della Bell, che si lasciò sfuggire questa frase quasi per caso durante il doppiaggio della scena in cui Anna e il principe Hans si incontrano per la prima volta.
Un’altra cosa che Anna e Kristen Bell hanno in comune è l’abitudine di mordersi il labbro.

Il personaggio di Kristoff è stato modellato sul popolo dei Sami, indigeni delle aree più settentrionali della Norvegia, famosi appunto per l’allevamento delle renne.

Per dar vita a Sven, la renna di Kristoff, gli animatori hanno chiesto e ottenuto che una renna vera fosse presente in studio. La personalità di Sven però è ispirata a quella di un cane, per la precisione a Frankie, il labrador di Lasseter.

Per quanto riguarda gli easter egg, sempre presenti nei film della Disney, nella canzone Sognando l’estate (The Summer Song) Olaf rende omaggio a Mary Poppins e alla famosa danza dei pinguini di Dick Van Dyke.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

Sempre nella stessa canzone, la scena sulla spiaggia è una citazione del celebre spot della crema solare Coppertone.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

Durante la canzone Oggi per la prima volta (For the first time in forever) si possono notare dei dolcetti che somigliano tantissimo a quelli apparsi nel videogioco Sugar Rush in Ralph Spaccatutto.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

Si nota anche la presenza di Rapunzel e Flynn tra la folla accorsa al castello per la cerimonia di incoronazione.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

Infine, tra i quadri della galleria ce n’è uno che si ispira palesemente a I fortunati casi dell’altalena di Jean Honoré Fragonard, pittore che aveva già influenzato il concept di Rapunzel.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

E avete notato la precisione con cui sono stati realizzati gli innumerevoli fiocchi di neve presenti nel film? Merito di Kenneth Libbrecht, detto anche Dottor Snow, esperto in fiocchi di neve e relativa struttura molecolare. Grazie al suo prezioso contributo, gli animatori di Frozen hanno confezionato, tramite un software chiamato Matterhorn, oltre 2000 forme diverse di fiocchi di neve poi usate nel film.

Capodanno con Frozen – Il regno di ghiaccio curiosità sul film

Per finire, un paio di aneddoti divertenti provenienti da due continenti diversi: a Boston, nel marzo 2014, una mamma e i suoi due bambini sono rimasti bloccati in un ascensore. Per calmare i piccoli durante le operazioni di salvataggio, i pompieri hanno intonato Let it go, e tutto è andato per il meglio!

In Giappone, invece, una donna di 29 anni avrebbe chiesto al marito di divorziare solo perché lui aveva definito Frozen semplicemente “carino”. Opinione troppo bassa per la giovane, che invece ha definito il film “grandioso” e ha accusato il povero coniuge di non capire il senso del film, e di essere dunque un insensibile. Avranno davvero divorziato? Speriamo di no, in fondo la Disney è per il lieto fine!

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