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asia argento x factor

Oramai è ufficiale, dopo lo scandalo del presunto rapporto sessuale con Jimmy Bennet, Asia Argento non sarà giudice ad X Factor. Ancora vacante il posto della Argento per il quale non è stato trovato un sostituto.

L’esclusione della Argento è stata ufficializzata con un annuncio fatto durante al presentazione della nuova stagione di X Factor alla stampa.

“E’ stata una decisione dolorosa ma di buon senso. Lo abbiamo fatto per tutelare i 40mila ragazzi che hanno partecipato alle selezioni” ha spiegato in conferenza stampa Nils Hartman.

“Quello che voi vedrete nelle audizioni non e’ stato influenzato da nulla, come invece sarebbe successo nel live”.

La decisione a quanto pare: “e’ stata presa di comune accordo con lei, che e’ stata travolta dalla vicenda e abbiamo scelto che questo impattasse il meno possibile”.

“Lo abbiamo fatto con rammarico: la sua presenza era una scommessa. Asia ha una grandissima cultura musicale sarebbe stata un giudice musicalmente sorprendente. Con dispiacere abbiamo dovuto fare questa scelta ma non e’ stato complicato”. “Asia l’abbiamo scelta per questo e’ non per il #metoo” ha quindi precisato il manager. Spiegando che andavano tutelati i valori del programma dove si “parla di musica e d’intrattenimento”.

Una decisione che viene quindi confermata, tanto da aver già iniziato la ricerca di un nuovo giudice che dovrà vivere però nell’ombra della Argento mancante.

Nel frattempo, Asia Argento è passata alla difesa, ha smentito di avere avuto rapporti sessuali con Jimmy Bennet e che smesso di pagare il denaro accordato tra gli avvocati.

“La relazione con Bennett non è mai stata sessuale, ma alla fine si scoprirà che è stata lei ad essere attaccata da Bennett”, ha detto l’avvocato Heller. “Ora che Bourdain è morto e non può commentare sul desiderio di evitare un potenziale scandalo, Asia non permetterà che nessun’altra rata del pagamento di 380 mila dollari concordato sia pagata a Bennett che ha gia’ ricevuto 250 mila dollari”. “Il coraggio di Asia quando ha accusato Harvey Weinstein non è svanito. La fase due del movimento #MeToo impone che la voce di una vittima, anche quando c’è una storia che la mette in dubbio, sia ascoltata”.

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