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Un’ avventura epica realmente accaduta con protagonista uno dei più grandi personaggi del lontano West, aggiungeteci uno stile essenziale, un ritmo da film d’azione e l’interpretazione di uno dei più grandi attori contemporanei, ed ecco che avrete Revenant – Redivivo. Il film di Alejandro González Iñárritu con Leonardo Di Caprio. La pellicola tratta dall’omonimo romanzo di Michael Punke racconta, romanzandola a dovere, la storia vera di Hugh Glass. Glass, esploratore e cacciatore di pelli americano famoso per le sue imprese nelle selvagge terre del West americano durante i primi anni del 19° secolo. Glass deve la sua notorietà soprattutto alla lunga e leggendaria camminata che lo vide protagonista nel 1823, più di 300 miglia tra gli stati del Montana, North Dakota e South Dakota, in cerca della salvezza, dopo essere stato aggredito e ferito gravemente da un orso e abbandonato dai suoi compagni che lo credevano ormai in fin di vita.

Nativo della Pennsylvania, da genitori Irlandesi o scozzesi, della vita di Glass prima della spedizione del 1823 si conosce molto poco. Grazie ai racconti dell’amico George C. Yount, trasformati poi in un libro dallo storico Charles Lewis Camp nel 1923 si sa ad esempio che Glass un tempo era stato un marinaio, e che intorno al 1820 la sua nave fu catturata da un gruppo di pirati francesi. Riuscì a scappare assieme ad un compagno e a raggiungere a nuoto le coste della Lousiana. Da qui si addentrò nell’entroterra dove venne catturato dagli indiani Pawnee. Mentre il suo compagno venne trucidato, Glass venne risparmiato e “adottato” dalla comunità: a differenza del film, però, non esistono prove che Glass sposò una nativa americana, né che tantomeno ebbe un figlio.

Nel 1822 Glass, considerato un esperto trapper (ovvero un cacciatore e esploratore professionista), prende parte ad una spedizione commerciale lungo il fiume Missouri per cacciare animali da pelliccia, guidata dal luogotenente William Ashley e dal capitano Andrew Henry (nel film interpretato da Domhnall Gleeson). All’epoca quei territori erano ancora largamente inesplorati, selvaggi e inospitali, soprattutto con le rigide temperature. L’avamposto americano più vicino, Fort Henry, è lontano una settimana di cammino: il resto è tutto territorio di caccia degli Arikara, una popolazione di nativi tutt’altro che in buoni rapporti con l’uomo bianco. Nel giugno 1823 la spedizione fu protagonista di una battaglia, quella che poi apre il film di Iñárritu, dalla quale Glass ne uscì ferito a una gamba. Senza non poche difficoltà, la spedizione proseguì in direzione Ovest, verso le montagne rocciose, diretta a Fort Henry. Nell’agosto del 1823 mentre perlustrava la zona con alcuni compagni, Glass sorprese una madre di orso grizzly con due cuccioli. Prima di poter afferrare il fucile e sparare, l’orsa lo aggredì ferendolo gravemente. Le sue urla richiamarono i compagni, che lo raggiunsero e uccisero l’orso (non fu quindi Glass stesso, come si vede in Revenant). Le ferite erano così profonde che i suoi compagni si convinsero che sarebbe morto di lì a poco: così mentre il grosso della spedizione prosegue guidata da Henry, l’esperto esploratore John Fitzgerald (nel film interpretato da Tom Hardy) e il giovane James Bridger rimasero a vegliare Glass fino alla sua morte e a seppellirlo dignitosamente. Dopo cinque giorni, Glass era ancora vivo.

Credits: Dagospia
Credits: Dagospia

Con il pericolo Arikara che incombeva, Fitzgerald convinse Bridger ad abbandonare Glass, sostenendo che sarebbe morto in poco tempo. Invece Glass si riprese e si trovò solo, senza armi (rubate dai suoi compagni) ed equipaggiamento, mutilato, con una gamba rotta. Ed è qui che comincia la straordinaria odissea di quest’uomo che percorse oltre 300 Km, fino al più vicino insediamento americano, Fort Kiowa nel Missouri, nutrendosi di insetti, bacche, radici, carcasse di bisonti, e sopravvivendo ai pericoli della natura e alle minacce degli indiani, animato da un unico scopo: la vendetta. Ma quando settimane dopo arrivò a destinazione trovò solo Bridger, ma lo risparmiò per le sua giovane età. A differenza del finale del film, quando tempo dopo trovò Fitzgerald, scoprì che questi si era arruolato nell’Esercito, fu perciò costretto a desistere per non essere condannato a morte per aver ucciso un militare, in cambio gli vennero dati 300 dollari come compensazione. Qui terminano, a grandi linee, le vicende narrate in Revenant – Redivivo. Nella realtà, Glass continuò a prendere parte ad alcune spedizioni di caccia nei territori del Nord del fiume Missouri. Nel 1825 subì un alto attacco indiano da cui si riprese solo dopo molti mesi. Nel 1833, mentre si trovava con alcuni compagni nei pressi del fiume Big Horn, tra gli stati del Montana e del Wyoming, fu attaccato ancora una volta dagli Arikara: questa volta però non riuscì a sopravvivere.

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