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Di colpi subiti, Valerio Staffelli ne sa qualcosa: tante le botte prese dallo storico inviato di Striscia la Notizia negli oltre quindici anni di onorato servizio per il tg satirico di Antonio Ricci, con l’ausilio del proverbiale Tapiro d’oro. L’attacco arrivato nei giorni scorsi attraverso Il Fatto Quotidiano, ferisce Staffelli più delle tapirate prese da Sgarbi o Del Noce, tanto da aver provocato la decisa reazione del 50enne giornalista milanese.

Il reportage firmato dalla 28enne giornalista Giovanna Ferrero, che aveva contattato la Overlord, l’agenzia di Staffelli che si occupa dell’organizzazione dei servizi mandati in onda da Striscia riguardanti le consegne del tapiro ‘doro, parlava di un compenso mensile di appena 400 euro per i candidati.

il fatto quotidiano

La risposta di Staffelli è giunta il giorno seguente la pubblicazione dell’articolo di Giovanna Ferrero, mediante l’edizione online de Il Giornale, dando la sua versione dei fatti: “Vero è il racconto delle prove effettuate da Giovanna Ferrero e delle numerose selezioni, ma quando si è parlato di importi, siamo stati chiarissimi, 570 € lordi per lo stage (paghiamo per insegnare altri fanno il contrario) più 570 € lordi a candid camera mensili, con un minimo di 5/6 eventi al mese. Il tutto avrebbe portato un giovane appena uscito dall’università a portarsi a casa per qualche mese quasi 4.000 € per imparare un nuovo mestiere. La nostra società lavora oltre che per il programma Striscia la Notizia, anche per 3 testate giornalistiche e gestisce tutti i social che ruotano intorno al mio personaggio con un bacino di oltre 800.000 contatti, un opportunità davvero incredibile per chi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro.

La battaglia è proseguita in questi giorni non solo in campo televisivo ma anche sui social, con Twitter campo principale: è qui che tra Staffelli e Maurizio Gasparri si è consumato un duello rusticano, (concluso dall’ex ministro con una battuta degna di Gigi e Andrea, sia dia un tapiro).

Non solo, però. Secondo Staffelli, dietro l’operazione che lo ha, suo malgrado, fatto balzare agli onori della cronaca, ci sarebbe proprio Marco Travaglio. La motivazione principale, secondo Mister Tapiro, starebbe nella prefazione che il condirettore del Fatto scrisse per Ci scusiamo per l’interruzione – Tv e libertà d’informazione, il libro pubblicato dalla Ferrero nel 2008.

Ennesimo capitolo di una querelle di mezza estate destinata ancora a far discutere.

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