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Ormai, per fortuna, quello dell’omosessualità è un tema ampiamente sviscerato tra cinema e tv, che non sconvolge più di tanto il pubblico. Ma le produzioni Ares Film ci hanno sempre abituato ad argomenti forti, innovativi e destinati in qualche modo a lasciare il segno. E “L’onore e il Rispetto – Parte 4” non è venuto meno alla tradizione della sua casa di produzione, sfatando un altro tabù e offrendo ai suoi appassionati telespettatori uno spunto narrativo inedito e mai apertamente raccontato dalla fiction made in Italy: l’amore omosessuale tra due uomini di mafia.

Stiamo parlando di Micheluzzo (Thyago Alvez) e Daniele (Luca Loi), amici da una vita e futuri cognati legati da una passione incontenibile, tanto segreta quanto “scandalosa” per il mondo mafioso in cui sono cresciuti, un mondo fatto di uomini duri e spietati che seguono un codice d’onore, nel quale i gay non vengono contemplati e dove, “l’essere masculo”, è un valore che si trasmette di generazione in generazione come dice a Donna Mariapia (Lina Sastri) il futuro consuocero.

Micheluzzo è il figlio del malavitoso Dante Giordano (Massimo Venturiello), il boss che ha aiutato Tonio (Gabriel Garko) a scappare di prigione, mentre Daniele è il suo tirapiedi; per tutti Michele e Daniele sono grandi amici, uomini d’onore, rispettati e temuti, i due in realtà si amano da tempo. Un amore vero, sincero e disposto ad ogni tipo di sacrificio. Come quello che fa Daniele quanto accetta di fidanzarsi la ben poco avvenente sorella di Micheluzzo, Vincenzina (Anna Ferraioli), solo per stare accanto all’uomo che ama. Ma sarà proprio questa decisione a provocare conseguenze negative per entrambi. Vincenzina è riuscita a vincere le resistenze intime di Daniele e fingendo una gravidanza lo ha costretto a sposarla. La notizia getta nel totale sconforto Micheluzzo determinato ad abbandonare la casa natale per non subire questa e tante altre umiliazioni. Solo Donna Mariapia sarà disposta ad aiutare i due giovani a coronare il loro amore proibito perché nella Sicilia degli anni ’70, epoca in cui è ambientata la fiction, i gay sono mal visti dai clan mafiosi e, per loro, ogni sogno di felicità non può che finire inevitabilmente in tragedia.

La crudeltà dei malavitosi, infatti, colpirà anche Daniele e Micheluzzo. Quando nel clan si diffonderà la notizia del loro amore e del loro progetto di fuggire all’estero, le conseguenze saranno drammatiche. I loro padri, accecati dall’ira e dalla vergogna, laveranno col sangue il disonore non prima di aver costretto i due giovani a subire macabre punizioni. Pare, infatti, che nella prossima puntata si dovrebbe assistere ad una scena di necrofilia: uno tra Micheluzzo e Daniele, o tutti e due, costretto ad avere un rapporto con una donna morta. Una scena che già adesso sta facendo discutere e continuerà a farlo, innescando le dovute polemiche e giudici etici su un prodotto che, al di là della dubbia qualità, sa come far presa sul pubblico.

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