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Dopo tre anni anni torna su Canale 5 la terza stagione de Le tre rose di Eva 3.
La prima puntata si apre con le parole di Alessandro (Roberto Farnesi) rivolte alla donna che ama ancora, Aurora (Anna Safroncik). “So di averti ferito tre anni fa andandomene” gli scrive Alessandro in una lettera. “Non si può sfuggire a un amore come il nostro. Tu sei me e io sono te“.

Dopo tutto questo tempo passato lontani per i due è tempo di rivedersi. “Smettila di scrivermi” gli chiede lei, “Ci hai abbandonate”. Alessandro cerca di spiegarle che è tornato per riparare agli errori compiuti e perché è innamorato di lei, ma Aurora è sfiduciata: “Sono così stanca di amarti, non si può vivere lo stesso sogno due volte”. “Ne vivremo uno nuovo, più bello” le promette Alessandro cercando di invitarla a cena. Per Aurora la tentazione è troppo forte ma prova a resistere.

Nel frattempo Alessandro si reca nella villetta delle sorelle di Aurora per rivedere la figlioletta Eva che corre subito tra le sue braccia. Ma Aurora non c’è: è alla ricerca di qualcosa legata al suo passato che ancora la tormenta. La donna infatti si reca nell’abitazione di Caterina, la domestica che viveva con lei a Villagori quando era una bambina. Ad accoglierla però c’è una ragazza che dice di essere la nipote di Caterina, ma in realtà altro non è che la complice del suo successivo rapimento. Aurora scompare.

L’indomani Alessandro si presenta a casa di Aurora per lasciare la solita lettera ma Marzia gli dice che a casa non è mai tornata. I due chiedono l’intervento dei carabinieri che fanno una macabra scoperta in una chiesa abbandonata vicino a dove è stata ritrovata la macchina di Aurora: un cadavere irriconoscibile, occorre il test del Dna per stabilirne l’identità. Il gruppo sanguigno però coincide con quello di Aurora. Marzia si dispera ma Alessandro è convinto che non si tratta della donna che ama ed è intenzionato a cercarla.

Allora decide di recarsi alla casa sul mare, dove Aurora aveva trascorso del tempo con la figlia, per cercare degli indizi: lì trova un videoproiettore e un nastro che mostra il simbolo di un pentagono, candele accese e delle donne con un mantello rosso in procinto di prendere parte a una specie di rito. Nemmeno il tempo di capire di cosa si tratta che il nastro prende fuoco.

Ruggero Camerara, chiamato in aiuto da Alessandro, insieme a Massimo portano a Primaluce alcune foto del cadavere e scoprono che molti fascicoli sono stati secretati. Alessandro allora va a trovare Antonio chiedendo delle spiegazioni. Il carabiniere decide di portare l’amico sul luogo del ritrovamento: “Aurora non guidava è stata presa in braccio e portata dentro. Oltre al corpo c’era un simbolo: una stella a cinque punte dentro un cerchio, il corpo era posizionato al centro“.

Sul luogo dei delitto viene ritrovata una fede, probabilmente di un uomo, dove all’interno c’è scritto Aurora. Subito capiscono che appartiene ad Edoardo, perché Alessandro la sua l’aveva gettata nel lago anni prima. Tutti sono pronti a colpevolizzarlo, Ruggero addirittura vorrebbe ucciderlo: è convinto che sia lui il responsabile perché Aurora quattro settimane prima aveva chiesto i documenti del divorzio.

Alessandro non si dà pace. Così decide di continuare a indagare andando a trovare la madre in carcere e subito dopo Veronica, che nel frattempo ha scelto di prendere i voti.
Nel convento che ospita la ragazza, poco dopo arriva il vescovo Carini: il sospetto che ci sia lo zampino della chiesa in questa brutta faccenda sembra prendere già piede. La prima messa del vescovo viene interrotta dall’ingresso di Ruggero: “Pagherò e tanto chiunque mi darà informazioni su Edoardo. Se scopro che un giorno qualcuno sapeva e non ha parlato la mia vendetta sarà terribile, e se sarete morti andrò a cercare i vostri figli“.

Alessandro trova Edoardo moribondo riverso per terra vicino Pietrarossa. Una volta sveglio viene circondato da lui e Tessa intenti a farlo parlare, ma Edoardo sembra non ricordare più nulla degli ultimi tre anni. Tessa perde il controllo e gli mette le mani addosso perché convinta sia stato lui ad uccidere Aurora.
Dopo il vano tentativo di vendetta di Ruggero, interviene Alessandro chiamando subito i carabinieri. Edoardo viene arrestato.

Nel frattempo trova il messaggio che Aurora aveva lasciato in segreteria il giorno della sua scomparsa. Alla fine del messaggio si sente il rumore di una campana e lui è deciso a seguire una pista. Ma qualcuno nell’ombra ascolta la sua conversazione con Marzia e si infila di nascosto nel retro del suo furgoncino. Con lui si trova anche Edoardo, deciso a dare il suo contributo, ma una volta giunti nel luogo della scomparsa, quest’ultimo inizia a ricordare alcuni momenti vissuti proprio all’interno della sala in cui Aurora aveva perso i sensi a seguito di un sonnifero che le era stato fatto ingerire a tradimento. Edoardo crede quindi di essere il suo assassino e inizia ad urlare in preda alla disperazione.

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