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In principio era solo lo spin-off della nota serie Jag. Ma Donald Bellisario, ideatore di NCIS, è stato capacissimo di attirare sempre più attenzione verso la sua creatura e, ovviamente, di spargere un po’ di malcontento tra gli appassionati. Perché non c’è serie televisiva che si rispetti senza che i fans lamentino la partenza di questo o quel personaggio, o lo svolgersi di certe vicende.

A distanza di nove anni, c’è ancora chi pensa a Kate Todd, la prima, mitica agente donna, sempre pronta a rimproverare Tony DiNozzo e uccisa in missione da terroristi islamici. Tanti avevano visto in lei una potenziale partner per il suo collega donnaiolo, il bell’uomo della serie: ma anche in questo caso non è stato un finale realizzato.

L’arrivo di Ziva David, ex agente del Mossad, infiamma di nuovo i cuori: tra lei e Tony la tensione sale e scende a suon di battute taglienti e dialoghi emozionanti. I fans avranno la tanto agognata dichiarazione d’amore, ma solo al momento della partenza di lei. Dopo otto stagioni, la bella israeliana torna a casa, e una delle trame che poteva essere sfruttata al meglio, e portare nuovi ascolti alla serie, si è dissolta in pochi secondi.

Dovrà pensarci il team di Gibbs, carismatico capo: la new entry Eleanor Bishop, evidente rimpiazzo di Ziva, non convince. Gli appassionati, per curare i loro cuori infranti dalle nuove trame di Mr Bellisario, dovranno consolarsi con i sempre avvincenti casi e i racconti di Ducky, le battute tra McGee e DiNozzo e i caffè giganti di Abby. Quello che vorrebbero veramente è ormai fuori discussione: in 11 stagioni non è arrivata nessuna donna all’altezza di Gibbs. Ma come sempre, la speranza è l’ultima a morire.

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