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L’idea dei robot che prendono il controllo del mondo o di IA che sterminano la specie umana è un incubo ricorrente che si fa sempre più pressante nel pensiero comune di fronte ai prodigi della scienza e ai passi da gigante dell’intelligenza artificiale che generano in noi meraviglia ma anche paura e preoccupazione.

Ecco che in questo ambito Google inizia a lavorare proponendo un codice etico per l’uso dell’intelligenza artificiale in campo militare. Certo, sappiamo bene come i vincoli spesso non fermino il progresso e le aziende, così come gli stati, l’idea però, sulla falsa riga di Asimov, nasce dopo una lettera inviata da una serie di dipendenti Google che hanno spiegato la loro contrarietà alla collaborazione con il Pentagono.

Una dozzina di questi si sono addirittura dimessi. Le linee guida non sono ancora state enunciate e verranno invece pubblicate nel giro di qualche settimana. Sembra però che Google abbia promesso l’inclusione di un bando dell’Intelligenza Artificiale nel settore delle armi.

Sono moltissime le aziende che lavorano in stretto contatto con il Pentagono, fa però discutere la figura di Google, azienda notoriamente improntata (almeno ufficialmente) al bene comune e al progresso dell’umanità, legata a piani militari e spaventose macchine di morte intelligenti…

Tra le voci di corridoio si parla di un sistema di IA per i droni, mentre molti temono la creazione di robot in grado di uccidere seguendo un loro ragionamento preciso.

Tra le altre fonti di preoccupazione e dibattito etico c’è stata una telefonata simulata da una IA che è riuscita a emulare quasi perfettamente una chiamata di un essere umano.

La paura per l’avvento dell’IA è grande, sembra però che l’umanità dovrà lentamente imparare ad accettare quella che diventerà una vera e propria nuova forma di intelligenza, con o senza coscienza che sia, ma capace di replicare alla perfezione e forse superare l’intelligenza umana.

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