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La sigla è una delle parti più affascinanti di una serie tv: iconica o divertente, con spezzoni del telefilm o immagini correlate all’argomento generale. La sigla d’apertura di Game of Thrones è tutto questo, un mix di epicità e riferimenti alle vicende di Westeros. Curiosi di conoscerla più da vicino?

La serie tv si apre con la riproduzione dei diversi luoghi in cui si svolgono i fatti: perlopiù castelli, che sono rappresentati come dei pop-up, costruzioni che si ergono maestose sul territorio. Vi proponiamo la versione estesa: dalla seconda stagione, infatti, compaiono luoghi nuovi, che ovviamente devono trovare il proprio posto nella sigla. Quattro minuti esplorando Westeros dall’alto.

Il compositore della colonna sonora è Ramin Djawadi, che insieme al title designer Angus Wall ha realizzato l’apertura della serie, ispirata a una macchina di Leonardo Da Vinci. Wall ha dichiarato che per differenziare il proprio lavoro da quello di una qualsiasi mappa fantasy, il mondo rappresentato è visto come all’interno di una sfera. L’ispirazione arriva anche dalle stazioni spaziali tanto famose nelle serie fantascientifiche anni Sessanta. Gli ingranaggi che si innalzano rappresentano, ovviamente, le diverse famiglie, ciascuna caratterizzata secondo la cultura e il paesaggio dominanti nel loro ambiente.

Trattandosi di una serie tv così popolare, non mancano le cover di una sigla così epica: dalla surreale versione con melodia a 8 bit;

passando per la magistrale esecuzione con violoncelli;

fino all’incantevole performance di due gemelle alle prese con arpe elettriche

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