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Impossibile scrivere di Dolph Lundgren (all’anagrafe Hans Lundgren) senza identificarlo col suo Ivan Drago in “Rocky IV”, personaggio tanto iconico da essere entrato nel mito cinematografico e dall’aver travalicato la stessa pellicola diventando un piccolo cult con la frase “Ti spiezzo in due”. Il gigante biondo, dopo tante piccole parti, tra cui la partecipazione a “007- Bersaglio mobile”, ha infatti raggiunto l’apice del successo al fianco di Stallone per poi continuare una comunque ricchissima carriera nei film d’azione, affermandosi come uno dei più produttivi interpreti del genere.

Da bambino era molto insicuro e soffriva di diverse allergie. Crebbe insieme ai nonni e durante l’adolescenza si dedicò alla batteria, col sogno di diventare una rock star, e si appassionò alle arti marziali, prima col judo, poi col karate Kyokushin. Inizia, inoltre, ad allenarsi coi pesi. In tutto ciò, continua i suoi studi con grandi successi (ricordiamo che Lundgren ha un quoziente intellettivo stimato pari a 160).

Dopo aver conseguito il grado di cintura nera terzo Dan ed aver ottenuto tre diverse borse di studio (due dagli Stati Uniti ed una dall’Australia), diventa campione europeo nel 1980 e nel 1981. Nel 1985, poi, arriva Rocky.

Per lui, dopo il grandissimo successo come Ivan Drago, arrivano infatti il ruolo di “He-Man” e quello del “Punitore” nelle trasposizioni sul grande schermo degli omonimi personaggi dei fumetti.

Nel 1991, invece, recita al fianco di Brandon Lee nel film Resa dei Conti a Little Tokyo, dove ha anche la possibilità di mettersi in mostra con le sue doti in combattimento e le sue arti marziali. Un’occasione simile gli viene data di nuovo nel 1998 nel film destinato al piccolo schermo intitolato Blackjack (regia di John Woo).

Proiettato verso una carriera luminosa, Dolph Lundgren decide però di dedicarsi pian piano però si dedica a progetti sempre di minor rilievo, in particolare a film di serie B a basso budget e spesso destinati soltanto al piccolo schermo, fino a cadere quasi nel dimenticatoio, almeno per tanti fan che avevano imparato a seguirlo con affetto. Nel 2007 l’occasione per rivederlo arriva con una mini-serie storica italiana, “L’inchiesta”, al fianco di Daniele Liotti.

Osannato da tanti nostalgici, le luci della ribalta per lui arrivano però ancora una volta negli ultimi anni grazie all’amico Stallone, il quale nel 2010 lo chiama per il film “I Mercenari”, insieme alle altre grandi star degli action movie, quali Mickey Rourke, Jason Statham e Jet Li. Prende parte anche al secondo capitolo della saga, avendo la possibilità di recitare, in una volta sola, con Chuck Norris, Arnold Schwarzenegger, Jean-Claude Van Damme, Bruce Willis, Scott Adkins, Randy Couture e Terry Crews, questi ultimi due già incontrati nel primo film. Nel terzo capitolo della serie, invece, ha recitato con Mel Gibson, Wesley Snipes, Victor Ortiz, Kellan Lutz, Antonio Banderas, Harrison Ford e Ronda Rousey.

Dal 2016, nella quinta stagione della serie TV Arrow interpreta il boss della mafia russa Kostantin Kovar, comparendo, fino ad ora, in quasi tutti gli episodi della stagione.

Chissà se per lui non possa esserci una seconda nuova giovinezza artistica e che lo si possa presto rivedere come protagonista in un film di rilievo, magari ancora una volta insieme all’amico Sylvester Stallone.

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