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Rai 3 trasmette questa sera alle ore 21:05 “Dallas Buyers Club”, film del 2013 diretto da Jean Marc-Vallée. Quasi tutti sapranno che l’anno successivo il protagonista della pellicola, Matthew McConaughey, soffiò all’ultimo minuto l’ambito Oscar come miglior attore protagonista a Leonardo DiCaprio, che già pregustava di stringere tra le mani il tanto atteso premio; forse non tutti sapranno, però, che il film candidato a sei Academy Awards, è ispirato ad una storia vera e a fatti realmente accaduti, pur con alcuni cambiamenti nella trama.

Dallas Buyers Club

La pellicola, sicuramente apprezzata ma anche molto discussa dopo la sua uscita, racconta la storia di Ron Woodroof, un uomo malato di AIDS interpretato da McConaughey, che cercherà di trafficare illegalmente dal Messico e da altri paesi alcuni farmaci non legalizzati negli Stati Uniti, per curarsi e per aiutare chi come lui soffre della stessa grave malattia.

Del vero Ron Woodroof si sa che era un elettricista di Dallas, che nel 1986 scoprì di essere malato di AIDS e di avere ancora pochi mesi da vivere. All’epoca l’AIDS veniva curata con un solo farmaco, l’AZT, molto caro e che non aveva alcun effetto positivo su Woodroof e su tanti altri pazienti. Dopo il rifiuto da parte della FDA, ente americano per la regolamentazione dei farmaci, di poter partecipare ad alcuni test per stabilire la vera efficacia del farmaco AZT, Woodroof decise di importare illegalmente dal Messico alcuni farmaci che negli USA non erano ancora stati approvati.

Dallas Buyers Club

Così, nel 1988, venne fondato il “Dallas Buyers Club”: si trattava di un’associazione di cui facevano parte malati di AIDS che non potevano curarsi con l’AZT, l’unico farmaco approvato per cercare di sconfiggere la malattia. All’interno dell’associazione, Woodroof e tanti altri iniziarono ad importare farmaci illegali da diversi paesi, riuscendo così a procurare numerosi trattamenti non permessi negli Stati Uniti ma molto più efficaci e meno dannosi.

Dopo essere diventato il portavoce di una cura alternativa all’AIDS, Ron Woodroof morì il 12 settembre 1992, sei anni dopo la diagnosi che secondo i medici avrebbe dovuto lasciargli solo pochi mesi di vita, proprio come accade anche nel film.

Nonostante alcuni cambiamenti che il regista si è permesso di apportare, la forza della pellicola, sicuramente molto apprezzata, sta proprio nella sua storia, originale eppure del tutto autentica.

(Ph. Credits: Il Post)

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