CONDIVIDI

Coronavirus: la situazione in Italia richiede di fare attenzione e non abbassare la guardia anche perché il virus non è affatto scomparso. Preoccupano i focolai sparsi, non tanto i numeri, che nonostante la settimana scorsa abbiano visto un aumento, ora sono nuovamente scesi a 170 circa, contando quelli di ieri, 27 luglio 2020.

Coronavirus: il problema degli stranieri

 

Il Coronavirus ha costretto il Ministro della Salute Speranza a chiudere l’accesso a diversi Paesi europei e non, in cui il Coronavirus sta letteralmente dilagando. Il problema infatti, soprattutto nelle ultime settimane, sembra essere stato quello dei contagi provocati dall’arrivo degli stranieri. Ulteriore problematica consiste nel continuo sbarco dei migranti, e alcune notizie a riguardo fanno molto discutere, come quella dell’ultimo barcone in cui c’era addirittura un cagnolino. Alcuni stranieri, intervistati, sono stati tranquillamente ripresi con cellulari con cui stavano facendo selfie, indossavano occhiali da Sole, ma non solo. Molti nemmeno hanno intenzione di fare la quarantena e scappano nonostante siano positivi. A Lampedusa infatti la situazione è tragica e se si continua così, il numero di contagi rischia solo di risalire.

Coronavirus: il vaccino

 

Per ora è stato scoperto che ben 21 farmaci sono in grado di bloccare e curare l’avanzata del Coronavirus, ma riguardo il vaccino, sebbene ci siano delle notizie positive, non ci sono novità molto rilevanti. Senza dubbio sta andando avanti la ricerca, ma se prima si parlava di una distribuzione del vaccino possibile forse a Settembre 2020, ora è stato rilevato che la tempistica necessaria è di gran lunga più duratura, e si slitterà sicuramente al 2021. Per ora però, il numero di contagi in Italia sembra essere sceso nuovamente, quindi sta seguendo una linea altalenante, ma che nello stesso tempo preoccupa, ed è per questo che è il caso di non abbassare la guardia, anche perché si rischia di peggiorare il tutto, soprattutto in vista dell’autunno, periodo che si teme molto per la possibile diffusione di casi.

 

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

12 − cinque =