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Per capire come addestrare un gatto la prima cosa da fare è ricordare che sarà inutile sgridarlo o comunque trattarlo male se non dovesse svolgere l’azione richiesta. Un animale non deve mai essere trattato male e si deve pensare che poi, quando viene sgridato per qualcosa che magari non effettua quando gli viene richiesto, tale azione non solo lo spaventa e lo danneggia, ma ovviamente nemmeno lo aiuta a capire dove effettivamente ha sbagliato.

L’ideale sarebbe usare il metodo del rinforzo positivo, che comunque viene usato anche per i cani. Addestrare un amico a quattro zampe non è difficile, ma è anche vero che per gli addestramenti complessi o specifici, come quelli per guardia e difesa, è bene sempre fare riferimento a professionisti. Se poi si desidera insegnare al gatto o al cane a svolgere semplici azioni, ecco che comunque tutto ciò è possibile con qualche consiglio.

Come addestrare un gatto: ecco alcuni consigli per riuscirci     

Al fine di comprendere come addestrare un gatto sarebbe bene pensare al rinforzo positivo, inteso come il fatto di cercare di dare una ricompensa al gatto quando effettivamente lo stesso svolge in maniera corretta proprio una determinata azione. Oltre a questo occorre pian piano aiutarlo a memorizzare, scegliendo delle parole che siano di semplice comprensione e che possano davvero essere utili proprio per fare in modo che il felino poi le memorizzi.

Un esempio

Se per esempio si desidera insegnare al gatto a prendere una pallina, magari la parola per far sì che il gattino compia l’azione relativa al fatto di prendere la pallina con la bocca potrebbe essere proprio “Pallina!” e quando effettivamente svolgerà l’azione è bene ripetere quel termine. In più, una volta eseguito il tutto, ecco che comunque sarebbe meglio fare in modo di ricompensare l’animale con una buona merenda, quindi praticamente dandogli uno snack. In questo modo sarà molto semplice far memorizzare al proprio gatto tutto quanto.