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26 febbraio 2012, Los Angeles, Notte degli Oscar.
A contendersi la prestigiosa statuetta come Miglior attore protagonista, quella che per la carriera di un attore può significare tutto o nienteconsacrazione nell’olimpo di Hollywood, trampolino di lancio o ancora isolato momento di gloria – ci sono George Clooney (Paradiso Amaro), Brad Pitt (L’arte di vincere), Gary Oldman (La talpa), Demiàn Bichir (Per una vita migliore) e poi c’è lui, l’affascinante attore francese Jean Dujardin.

A spuntarla sarà proprio quest’ultimo, primo francese nella storia ad aggiudicarsi il prestigioso Premio. La sua interpretazione di George Valentine nel film muto “The Artist” di Michel Hazanavicius è mirabile, straordinaria, di quelle che spiccano per naturalezza raggiungendo livelli di assoluta perfezione.

Jean Dujardin e Bèrènice Bejo in 'The Artist'
Jean Dujardin e Bèrènice Bejo in ‘The Artist’

Cosa c’è di “particolare” in tutto questo?
Spicca il fatto che Jean Dujardin una candidatura all’Oscar non l’aveva mai ricevuta, era la sua prima volta. E non solo, a Hollywood, Jean Dujardin non ci aveva mai messo piede prima di allora.
Un vero e proprio outsider, dunque, giustamente e meritatamente premiato non per la fama ma per il suo talento.
Grazie a questo ruolo vincerà anche il Golden Globe, il BAFTA, lo Screen Actors Guild ed il Prix d’interpretation masculine al Festival di Cannes.

Che fine ha fatto oggi Jean Dujardin? Cosa ha significato la vittoria agli Oscar per la sua carriera?
L’ambita statuetta arriva dopo anni di gavetta nel mondo dello spettacolo francese. Dujardin ha una forte verve comica, che esprime a partire dagli anni ’90 prendendo parte al gruppo di comici ‘Nous C Nous, partecipando alla sit-com ‘Un garce, une fille’, versione francese di ‘Love Bugs’, e interpretando alcuni film parodia di James Bond.
A questi ruoli comici alterna anche alcuni ruoli drammatici in film come ‘Un balcon sur la mer’ e ’99 francs’.
Il trionfo ai Premi Oscar 2012 rappresenta una svolta, anche se non proprio quella sperata.
L’affascinante attore francese inizia a frequentare un po’ più spesso Hollywood, prendendo parte a importanti pellicole, ma sempre e solo con ruoli secondari, come in ‘The Wolf of Wall Street’(2013) in cui interpreta un bancario senza scrupoli e nello storico ‘The Monument man’ (2014).
La sua carriera continua in Francia, in cui ha recitato nella commedia ‘Gli infedeli’ (2012) e nei drammatici ‘Mobius’ (2013) e ‘French Connection’ (2014).
Jean Dujardin è anche divenuto recentemente un volto noto della televisione italiana, grazie alla sua apparizione negli spot ‘Nespresso’ accanto a George Clooney.

Inspiegabile come, dopo l’Oscar, Hollywood non abbia più dato fiducia all’attore francese dal talento indiscusso, affidandogli ruoli da protagonista.
La domanda sorge spontanea: che agli americani non piacciano i francesi?

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