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rosso istanbul

Dopo “Allacciate le cinture”, film del 2014 che ebbe un enorme successo, il regista turco Ferzan Özpetek torna nelle sale italiane con un nuovo film, “Rosso Istanbul”. Girato in lingua turca e composto da un cast di attori turchi, è ispirato all’omonimo romanzo, scritto da Özpetek stesso. Uscirà nei cinema italiani il 2 marzo, distribuito da 01 Distribution.

Il film è ambientato, come il titolo suggerisce, a Instanbul, in Turchia, dove il regista torna per mettere in scena il film dedicato a sua madre. Il protagonista è uno scrittore, Orhan Sahin (Elit Ergenc), che arriva nella sua terra natale dopo vent’anni di lontananza, per aiutare il regista Deniz Soysal (Nejat Isler) a finire di scrivere il suo primo romanzo.

Il suo viaggio gli riserverà molte sorprese. Il ritorno sarà colmo di ricordi e di nostalgia. Orhan guarderà i luoghi in cui è cresciuto, dove ha vissuto i suoi più forti legami, con amici, famiglia e amori passati. Rosso Instanbul si concentra anche sulle madri che vedono i loro figli andare lontano, allontanarsi dalle proprie radici.

E’ la storia di un ritorno, come quello dello stesso Özpetek, che rivive una terra che ha lasciato da tempo ormai. E il passato torna vagamente a rivivere nel presente. Quei legami, che sembravano ormai essere lontani, tornano con prepotenza nel cuore e nella mente, e sembra quasi di sentirsi intrappolati in essi. Questa sensazione è stata forse anche un po’ quella che ha provato il regista turco durante le riprese del film.

Di recente in un’intervista ha infatti ammesso: “Per me è stata un’esperienza molto forte. Mentre giravo mi sembrava di perdere continuamente questa città, la sentivo sfumare nell’incertezza di un’aria pesante e inquieta. Ma forse non era la città, ero io stesso che mi stavo perdendo. Certo c’era tensione nell’aria, la stessa tensione che senti un po’ ovunque per via degli attentati terroristici. Ci abbiamo messo tre anni a fare questo film.”

Rosso Instanbul è quindi un film molto introspettivo, intimo, che tocca temi forti come l’esilio, la nostalgia, i ricordi, i sentimenti, e soprattutto l’amore di un figlio per una mamma, a cui, come già accennato, Özpetek dedica il suo nuovo progetto. Il film vi aspetta nelle sale giovedì 2 marzo, nell’attesa ecco il trailer.

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