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Quando, come oggi, il confine fra politica e comicità è labile, l’unica cosa da fare è, ahi noi, lasciarsi andare, abbandonare lo sconforto e iniziare a ridere sul serio.

Questa filosofia sembra sia stata accolta in pieno dalla Compagnia del Bagaglino che, sotto la direzione di Pier Francesco Pingitore, a novembre inaugurerà la nuova stagione dello storico Salone Margherita con “50 fumature di Renzi“.

Una moderna “commedia all’italiana” che vuole allungare lo sguardo sulla realtà politica del nostro bel Paese, una farsa contemporanea che verrà portata in scena da Martufello, Pamela Prati, Manuela Villa, Mario Zamma, Carlo Frisi, Manuela Zero e Demo Mura (che vestirà i panni del presidente del Consiglio).

50 sfumature di Renzi: il Bagaglino, la satira e il premier

D’altra parte la Compagnia del Bagaglino ha sempre puntato molto sulla stretta attualità, raccontando e interpretando attraverso lo specchio deformante della satira i fatti politici più degni di nota: da Craxi e Tangentopoli all’ascesa di Berlusconi, dal processo Andreotti allo scandalo Mastella, per citarne alcuni.

Una compagnia importante che ha visto avvicendarsi sul proprio palco, anche solo per breve periodo, molti artisti illustri tra cui Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Giorgio Faletti, mentre tra quelli storici spiccano Leo Gullotta, Pippo Franco e Oreste Lionello (scomparso nel 2009).

Attori di cui sicuramente sentiremo la mancanza in questo ultimo allestimento, un appuntamento all’insegna della leggerezza, che però non dubitiamo sia in grado di portare sulle nostre bocche, oltre alle solite risate, un sorriso più minuto, incrinato da una sottile ma tagliente amarezza.

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