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YouTube ha modificato i termini di servizio, portando la piattaforma a un maggiore controllo sui suoi contenuti.

Una notizia non troppo positiva che potrebbero portare alla sparizione di diversi contenuti, le nuove condizioni infatti rendono Youtube più controllata e meno aperta.

Nel nuovo documento Google spiega come”YouTube non abbia alcun obbligo di ospitare o pubblicare contenuti”.

La nuova politica permetterà quindi a Google di scegliere quali video ospitare senza dare libertà totale agli utenti.

Naturalmente le possibili controversie sono infinite, dalle scelte politiche, passando per eventuali contenuti che criticano la stessa piattaforma.

Fatto sta che Youtube si sposta in una direzione diverse, acquisendo però anche maggiori responsabilità.

Il cambio di Policy infatti metterà seri dubbi sulla piattaforma nel caso dovessero emergere video potenzialmente illegali e che richiamano a idee di odio o simili.

Secondo gli analisti Google è corsa ai ripari per evitare l’incubo fake news.

Causa principale del cambio di politica sono le elezioni USA.

Inoltre comparirà un nuovo avviso:

“Se sei minorenne nel tuo paese, devi sempre avere l’autorizzazione dei tuoi genitori o tutori prima di utilizzare il servizio”.

Le policy sono state modificate anche “per renderle più facili da leggere e per garantirne l’aggiornamento”.

Staremo a vedere se le nuove politiche gioveranno alla piattaforma o la danneggeranno.

La speranza è che i contenuti siano mantenuti e che non inizi una eliminazione di contenuti degli utenti.

Youtube infatti è utilizzata da moltissime persone per comunicare, la decisione della piattaforma dovrebbe essere strettamente legata a elementi politici, il rischio è che, maggiore carta bianca sui propri servizi, possa portare la società ad eliminare anche video che criticano i suoi sistemi, video di cui Youtube pullula tra contestazioni a Google e alla stessa Youtube.

In teoria però gli utenti possono stare tranquilli, l’esperienza Youtube non cambierà poi di molto e, alla fine dei conti, la società è libera di gestire come vuole la sua piattaforma, quanto gli utenti di utilizzarla o meno.

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