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Nata a Capua, piccolo centro della provincia di Caserta, Valeria AcusticaVox è una delle cantautrici più giovani e promettenti del panorama musicale moderno. Simpatica, decisa, ma con i piedi per terra, la cantante grazie al singolo “Stanco”, si gode questo periodo di meritato successo. Con un ep in uscita, Valeria AcusticaVox si racconta in una breve intervista sulle pagine del Blog di Cultura.

Sei una giovane artista emergente del territorio campano, come stai vivendo questo tuo meritato successo?

“Artista? Successo? Parli con me? Scherzi a parte. Vivo questo crescente interesse per la mia musica ed i testi che scrivo con molta ironia ed un pizzico di curiosità. Per me il vero successo è suonare il più possibile nei live, e lasciare una bella sensazione nelle persone che mi ascoltano”.

Raccontaci un po’ la tua carriera.

“Non ho una buona memoria, ma sono sicura di aver cominciato a studiare canto e pianoforte all’età di 9 anni; pochissimi anni dopo mi esibivo nei locali con il mio papà, cantante e musicista a sua volta. Poi è stata la volta delle band dal sound più rock, con amici e altri musicisti conosciuti durante il percorso e le esibizioni nei locali della provincia di Caserta. La vera svolta in AcusticaVox è stata il 19 gennaio 2007, quando in Toscana per l’Università (1°Laurea in Lettere, Musica e spettacolo Università di Siena), mi sono esibita solo chitarra e voce nella libreria “Prospettiva Nievskij” di Arezzo, poi alla festa dell’unità di Siena, live in numerose notte bianche e locali sparsi per la penisola, per concludersi (per ora) con una seconda laurea in Logopedia e la vittoria con il singolo “STANCO” al NapoliWork in Music Contest presso la Città della Scienza di Napoli. Una delle esperienze più belle della mia vita. Non so se si può parlare di carriera, forse ti direi “gavetta”: bella e gratificante, ma la strada da fare è ancora tanta”.

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Il singolo “Stanco” di cui lo scorso anno è stato girato anche un videoclip, com’è stato accolto dai tuoi fan?

“Stanco” è stata una bella sorpresa anche per me: il brano, presentato al contest di Napoli, “rigirava” nella mia testa come una bozza indefinita. Le parole sono uscite di getto, ed è la cosa che più mi ha colpito. Avevo di fronte una canzone asciutta, senza il bridge che prevede la metrica dei testi, dalla struttura circolare. Ed i fan l’hanno accolta benissimo; poi ci abbiamo lavorato su e abbiamo tirato fuori l’anima vera della canzone. Il video poi che è stato realizzato da Viseeva, di Sebastiano Sacco e Valentina Crisci dove ho collaborato alla sceneggiatura, ha chiuso il cerchio. Devo dire che i fan sono stati affettuosissimi e partecipi, senza il loro feedback, dal pollice su o giù, tutto il resto è…Noia!

Quali sono gli artisti che più hanno influenzato il tuo sound? Ne hai uno in particolare?

Tra gli artisti che più hanno influenzato il mio sound c’è il Folk scarno di Bob Dylan, Joan Baez, Tracy Chapman, ma anche Paola Turci, Cristina Donà, Sheryl Crow. Se dovessi pensare ad un artista in particolare ti direi la folker scozzese KT Tunstall. Sono in attesa di andare ad un suo concerto: “c’è qualcuno tra voi lettori che vorrebbe unirsi a me?”

Che consiglio daresti ad un tuo coetaneo che si affaccia per la prima volta verso una carriera musicale?

“Consiglierei di rimanere ironicamente umili e pensare sempre che sia un gioco, ma crederci fino in fondo e far vibrare tutte le emozioni possibili in modo che arrivino al pubblico. Il tutto deve condito con una dose di studio e tanta pazienza; le soddisfazioni arrivano sempre”.

Che progetti hai per il futuro?

“Il futuro più “prossimo” vede un lavoro in studio per stilizzare le tracce dell’ep in uscita, presumibilmente per inizio anno, un altro video e tante sorprese che ora non svelo. Rimanete sintonizzati sulla mia pagina Facebook VALERIA ACUSTICAVOX e seguitemi nei live!”.

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