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Bohemian Rhapsody film

Rami Malek, attore conosciuto per la sua splendida interpretazione di protagonista in Mr. Robot, racconta le sue sensazioni per il ruolo che potrebbe cambiargli la vita: “Quando mi hanno scritturato ho pensato: questo potrebbe essere il ruolo che definirà la mia carriera. Due minuti dopo ho pensato: mio Dio, potrebbe rovinare per sempre la mia carriera”.

Interpretare Freddy Mercury mette infatti il talentuoso attore di fronte a qualcosa di quasi intangibile, a una creatura incredibile, forte di movenze uniche e di una fisionomia leggendaria. La prova attoriale, che potremo vedere nelle sale il prossimo 2 novembre, potrebbe quindi davvero consacrare Malek all’olimpo dei grandi attori. Senza dimenticare che, con la sua trana faccia e la particolare espressività, Malek, forse anche del successo di Mr. Robot e del suo personaggio è davvero adorato negli USA.

“È stato uno stress costante e un’altalena di emozioni, oscillando tra l’estasi e il terrore. Ma la paralisi mai”, spiega raccontando l’esperienza attoriale.

Quando gli viene chiesto che materiali ha visionato per capire meglio Mercury risponde:
“Direi tutto quello che esiste. Anche adesso, a film concluso, continuo a guardarmi cose di Freddie Mercury: un personaggio di cui sono totalmente innamorato. Non solo come musicista ma anche per il suo spirito d’indipendenza, l’onestà e il coraggio con cui ha affrontato prima la sua omosessualità poi la malattia. Un grande”.

Ed ecco che, quando gli viene chiesto quale sia stato lo scoglio più duro da superare risponde:

“Senza dubbio cantare. E non so ancora cosa abbiano usato nel montaggio finale del film. Ho avuto la fortuna di conoscere molto bene Brian May e Roger Taylor, un regalo piovuto dal cielo. Mi hanno dato preziosissimi consigli. Brian ad esempio è andato a ricercare negli archivi e ha trovato alcune primissime registrazioni di Freddie di Bohemian Rhapsody, cose che nessuno aveva mai sentito prima, che poi abbiamo incorporato nel film. Ma ritrovarmi lì in scena di fronte a un vero pubblico certe volte mi ha davvero destabilizzato”.
In conclusione, l’attore racconta qual’è il suo attuale rapporto con la musica del personaggio che si è trovato ad interpretare:
“Non credo che esista persona che ascoltando Bohemian Rhapsody non si sia fermata a pensare quanto affettivamente quella canzone l’abbia colpita. Ci ha colpito tutti. Da ragazzino non riuscivo a spiegare perché, ma era una canzone che ascoltavo in continuazione. È una connessione a livello emotivo più che razionale o estetico. Questo per me è Mercury e i Queen. Il contesto emotivo. Senti We Will Rock You e  We are the champions e guardi la gente intorno a te, non importa di che colore o razza siano, te li senti tutti vicini e uguali a te. Tutti fratelli. Uniti cantando. Freddie faceva cantare in coro tutto il mondo. Ecco la sua eccezionalità: ora lo capisco”.

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