CONDIVIDI

La notizia fa discutere. In una recente sentenza la Corte di Cassazione cambia le regole sull’assegno di mantenimento corrisposto al momento del divorzio al coniuge “più debole”, in genere la moglie.
La cosa crea scompiglio in tema di diritto familiare.
E le ex di uomini facoltosi autorizzate a conservare l’alto tenore di vita cui erano abituate tremano.
La sentenza apre la strada a una serie di ricorsi: l’argomentazione è che, se una donna può contare  su un patrimonio personale o è in grado di mantenersi con il proprio lavoro, in nome della parità dei sessi è giusto che l’assegno di mantenimento sia ridimensionato o abolito. Tutto questo in base al codice.
Ma è chiaro che certe vicende prevedono coinvolgimenti emotivi per cui, al di là  della rigida applicazione delle nuove norme, emergono storie d’amore finite, rancori mai sopiti e rimpianti.
Tra i divorziati del mondo dello spettacolo in cui gli ex coniugi hanno discusso di denaro ci sono anche Pippo Baudo e Katia Ricciarelli.
La coppia si è separata dopo 18 anni di matrimonio, con uno strascico di rancori e accuse reciproche.
Nonostante i suoi successi la Ricciarelli si porta dentro il peso della mancanza di una famiglia e di quel senso di sicurezza  e di calore che credeva di aver trovato con Pippo.
Ma si sbagliava. Infatti il loro legame, pur nato dall’amore, si spezzò, lasciando strascichi amari.
E ancora oggi le parole non smettono di ferire.
Proprio Baudo ha dichiarato sul “Corriere della Sera” : “Se oggi rido, lo avrei fatto ancora di più se la legge fosse stata varata all’epoca del mio divorzio. Parlo dei 12 mila euro al mese che sborsai alla mia ex moglie e di qualche milione di euro che le corrisposi a titolo di liquidazione”.
Parole che evidenziano che i rancori non si dissipano mai del tutto, soprattutto quando si parla di soldi.

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

4 − uno =