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Direttamente dall’ultima edizione di Amici di Maria De Filippi, ha parlato telefonicamente con Blog Di Cultura l’ex cantante della Squadra Bianca, capitanata da Moreno, Paolo Macagnino. Il giovane salentino ha subito colpito per la sua presenza scenica e per le sue interpretazioni di brani estremamente rock. Certo non sono stati da meno però i duetti con gli ospiti (in particolare con Ornella Vanoni) e il suo primo inedito “Madama Butterfly”.

Cosa ti ha portato ad Amici e che aspettative avevi verso il programma?

PAOLO “Sinceramente è stato tutto un gioco che è partito dal nulla, in pochi giorni decisi di fare questi provini per vedere fino a che punto potevo arrivare, confrontandomi con gli altri. Non avevo nessun obiettivo, ho vissuto ogni giorno come se fosse l’ultimo, quindi me lo sono goduto al massimo, ho cercato di prendere il più possibile sia a livello scolastico che psicologico.”

Ci sono degli episodi, con insegnanti o compagni, che ti hanno segnato particolarmente?

PAOLO “No, non nello specifico. Sicuramente le critiche che ho ricevuto dagli insegnanti mi sono state molto utili, sono state critiche positive che mi hanno aiutato a capire alcuni lati che andavano corretti. L’aspetto scolastico di Amici mi ha aiutato e mi ha entusiasmato perché, anche se spesso non è facile accettare una critica, poi capisci che è per il tuo bene artistico.”

Nel tuo disco “Universi Paralleli” c’è anche una collaborazione con un tuo ex compagno di Amici Denny LaHome. Com’è nata?

PAOLO “È un mio carissimo amico. A Milano, durante la registrazione del mio album ci siamo frequentati e gli ho proposto questa collaborazione sul brano “Ti dono la vita” e ci è venuta l’idea di inserire questa parte rap. È stata la ciliegina sulla torta che ha reso perfetto questo brano. Prima poteva sembrare un po’ incompleto, con molte parti strumentali e allora abbiamo inserito la parte rap, genere che da sempre è legato alla “protesta” diciamo. Visto che il tema era la guerra nel Vicino Oriente, è normale che ben si addiceva a questo brano.”

Ti sei messo in gioco con un tema impegnativo in questo brano?

PAOLO “Sì, mi sono interessato al tema della guerra in Siria, in Medio Oriente, che ogni giorno fa pagare le proprie conseguenze alla popolazione innocente con i bombardamenti. Ho visto video in cui l’esercito della Siria opprimeva violentemente la popolazione civile in modo dittatoriale e quindi mi è venuto quasi spontaneo scrivere un testo su questo popolo, dargli una possibilità di vendicarsi e dargli la libertà che ancora non gli è concessa.”

Parliamo di Ornella Vanoni che ha deciso di produrre il tuo album. Come hai appreso la notizia e che tipo di lavoro avete poi fatto insieme?

PAOLO “Dopo Amici ci siamo visti a Milano e abbiamo attuato una collaborazione. Era molto interessata a come io mi proponevo sul palco ma chiaramente voleva sapere che tipo di testi scrivevo, delle mie canzoni e dei miei progetti. È rimasta colpita dai miei brani e insieme abbiamo scelto i sette più adatti a comporre il mio primo album “Universi Paralleli”. Ho lavorato poi io in studio e in pochissimo tempo siamo riusciti a fare uscire un album.”

Una curiosità: possiamo sapere chi è la musa che ha ispirato “Madama Butterfly”?

PAOLO (ride) “Eh… no ma per motivi di privacy. Possiamo dire che io ho visto l’opera di Puccini “Madama Butterfly” in cui c’è questa geisha che ricopre il ruolo di una donna dai gusti sessuali abbastanza espliciti e spinti. Allora mi sono ispirato a questa figura femminile molto reale alla fine, non è inventata, esiste. Abbiamo giocato con le parole, le metafore, in modo scherzoso e abbiamo scritto questo brano.”

Oggi (venerdì 4 luglio) sarai a Cattolica. Come affronti il live, il palco e se sotto questo aspetto ti ha aiutato l’esperienza di Amici?

PAOLO “Sì, certo mi ha aiutato perché l’esperienza di Amici ti dà un allenamento tale che un live ti sembra molto più facile. Poi insomma sali sul palco, canti le tue canzoni e ti diverti.”

C’è da dire che tu effettivamente hai una forte presenza scenica. Ti ha aiutato?

PAOLO “Sì, ma sai sono delle caratteristiche che non sapevi nemmeno di avere, ce le hai punto e basta. In quel momento sali sul palco, ti diverti e cerchi di coinvolgere la gente perché in quel momento fai parte di un meccanismo sociale nel quale sei tu che devi tenere desta l’attenzione del pubblico. Però sai ho ancora moltissimo da imparare.”

Hai già nuovi progetti dopo “Universi Paralleli”?

PAOLO “Stiamo lavorando per qualche concerto quest’estate e poi siamo su alcuni nuovi inediti che serviranno o per un probabile secondo album o per dei nuovi progetti di cui ancora non posso parlare. Stiamo lavorando davvero tanto per fortuna perché c’è un team attorno a me davvero forte, che funziona, soprattutto con il mio produttore artistico Gabriele Semeraro, componiamo, scriviamo, ci confrontiamo su nuove canzoni. Tra casa discografica e Ornella Vanoni siamo davvero forti e stiamo lavorando, lavorando, lavorando.”

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