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Entriamo nella settimana decisiva, la settimana che ci condurrà alla serata più glamour e importante del cinema: la notte degli Oscar 2015; la data è fissata per il 22 febbraio (a partire dalle 02:00 di notte del 23 in Italia).
Come di consueto, la cerimonia si svolgerà al Dolby Theatre di Los Angeles. A condurre la serata è stato scelto, per la prima volta, Neil Patrick Harris, un’attore e show-man comico, proprio per continuare su quella linea di una conduzione più leggera e meno seriosa, iniziata già dalla conduzione di Billy Cristal nel 2010.

Le nomination agli Oscar 2015 riconfermano quattro dei cinque nomi candidati ai Golden Globe. L’unico grande cambiamento riguarda la sorpres(on)a Marion Cotillard al posto dell’incredula Jennifer Aniston per Cake. Non cambia, inoltre, neanche la favorita: Julianne Moore. Sembra proprio che questo sia il suo anno, non riesce a smettere di vincere, colleziona premi su premi per la sua interpretazione in Still Alice. L’unico tassello mancante, per suggellare la stagione magnifica dell’attrice è, appunto, l’Oscar.
Tutto ciò che divide Julianne da quella statuetta è… una settimana.
Oltre a questo lasso di tempo, un ulteriore fattore manca per decretare la sua vittoria: l’ufficialità. Fino a quel momento, infatti, le nostre non sono altro che previsioni e pronostici da bar.

Per avere un quadro completo delle possibili outsider, andiamo, quindi, ad analizzare tutte le prove offerte dalle nominate agli Oscar 2015:

Rosamund Pike – L’amore bugiardo

Rosamund Pike - Gone Girl - L'amore bugiardo

Che fosse uno splendido cigno, questo già lo avevamo visto al fianco dello 007 James Bond ne “La morte può attendere“, nei panni della Bond-Girl Miranda Frsot. Quello che non sapevamo era l’enorme talento che nascondeva. In Gone Girl, la sua interpretazione è come un fulmine a ciel sereno, del tutto inaspettata. Molto probabilmente meriterebbe lei l’Oscar, peccato che ci sia Julianne Moore. In ogni caso, realizzarsi è difficile, ma ripetersi lo è ancor di più. E noi ora sappiamo di cosa sei capace, cara Rosamund…

Felicity Jones – La teoria del tutto

Felicity Jones - La teoria del tutto

Felicity Jones rappresenta un’altra splendida sorpresa di questa splendida annata cinematografica. In “La teoria del tutto“, assieme ad Eddie Redmayne (favorito all’Oscar per Miglior Attore), fondano i pilastri portanti di tutto il film.
La sua è una prova notevole, sicuramente la nomination è del tutto giustificata. Ma la vittoria spetta ad altri.

Reese Witherspoon – Wild

Reese Witherspoon - Wild

Lei l’Oscar lo ha già vinto nel 2006, per l’interpretazione in “Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line“. Solo che, da quell’anno, da quella vittoria, l’attrice non è più pervenuta; i film a cui ha preso parte da quell’anno sono solamente nove, spalmati in 8 anni. Per di più offrendo prove decisamente non all’altezza della sua fama e del suo talento.
Per questo, nel 2014, la bellissima Reese ha attuato la “rivincita delle bionde“, rimettendosi in gioco in “Wild“, la versione al femminile di Into the Wild, in cui interpreta Cheryl, una donna che decide di intraprendere un viaggio in solitaria attraverso gli Stati Uniti d’America, alla ricerca di se stessa.
Effettivamente, Reese, da questo viaggio si è ritrovata. Purtroppo non crediamo possa dar fastidio alle altre concorrenti, decisamente più favorite.

Marion Cotillard – Due giorni, una notte

Marion Cotillard - due giorni una notte

A differenza della sua collega, Marion Cotillard, dopo la vittoria dell’Oscar nel 2008 ha dato un seguito a questo suo successo. Offrendo prove sempre all’altezza (Sapore di ruggine e ossa, Blood Ties) e lavorando con registi di grosso calibro (Nolan, Woody Allen).
La sua nomination è del tutto inaspettata, non che fosse immeritata, anzi! Diciamo che molti pronostici ritenevano quasi scontata la nomination di Jennifer Aniston per Cake.
Non crediamo possa andare oltre una nomination già ottenuta per il rotto della cuffia, sicuramente non ci saranno ulteriori sorprese.

Julianne Moore

Oscar 2015, la volta buona per Julianne Moore?

Dulcis in fundo. Non poteva essere altrimenti, senza troppi giri di parole, Julianne Moore è l’unica, vera vincitrice di questa categoria. La sua interpretazione in Still Alice rappresenta la ciliegina sulla torta, la ciliegina su una carriera stracolma di successi. Eppure, sorprende sapere che la Moore non ha ancora vinto l’Oscar e, ancora più impensabile, che il primo Golden Globe arrivi solo dopo l’ultima edizione, proprio per Still Alice.
Finalmente, tra una settimana, l’attrice dai capelli rossi avrà ciò che gli spetta.

Vincerà: Julianne Moore

L’outsider: Rosamund Pike

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