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Ha funzionato sin dal primo momento il connubio vincente tra Ikea e cabaret creato da Chicco Paglionico, dipendente della compagnia svedese che ha traslato sul palco di Zelig la quotidianità del suo lavoro in un gran mix di risate. Il comico campano, sempre pronto ad annotare sul suo quaderno le domande più irriverenti dei clienti, si è concesso ai nostri microfoni per commentare il successo ottenuto negli ultimi anni.

Riflessione numero uno: il personaggio dell’Ikea è esploso.
“Ho lavorato sempre nella grande distribuzione e contemporaneamente facevo teatro e cabaret. È stato facile, poi, unire le cazzate dei clienti e portarle sul palco. Tutti vanno all’Ikea, tutti rubano le matitine. La gente si identifica e dunque piace”

È mai tornato qualche cliente dopo essersi riconosciuto in qualche sketch?
“In realtà no, non son tornati per paura forse. Passano a testa bassa quando ci sono io.(ride n.d.r)”

Sei stato un grande protagonista delle ultime stagioni di Zelig. In un immediato futuro ti rivedresti nelle vesti di un altro personaggio?
“Il personaggio può rimanere tale col pretesto di lavorare all’Ikea per poi sviare su vari argomenti. Il centro commerciale è un punto di osservazione. Tutti passano dal centro commerciale, diventa semplicemente satira di costume”

In occasione della maturità di Zelig siete usciti dal contesto milanese e avete fatto visita a Taranto. Suggestiva questa idea di portare la televisione in tour.
“Bello, sì. Sono stato in Puglia tante volte, ma mi mancava questo palazzetto così in grande. Ben vengano date così”

Cosa c’è nel futuro di Chicco Paglionico?
“Ho fatto un film con Maurizio Casagrande che uscirà a Natale. È stato girato a Salerno tra dicembre e febbraio e sarà nelle sale a novembre. C’è la speranza di continuare a fare cinema, ma anche teatro. L’anno prossimo parte il mio tour con lo spettacolo “Dov’è l’uscita?” che è la domanda che mi fanno tutti i clienti, ma anche la domanda che mi faccio io per cercare una luce in fondo altunnel del sabato pomeriggio”

E tra dieci anni dove ti vedi?
“Spero alle Maldive col cervello poggiato sull’ombrellone(ride n.d.r). No, spero di continuare a far ridere la gente e rimanere in questo ambiente per tanto tempo. Mi vedo su un palco, sì”

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