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Emma Stone

Il film “La La Land” è la sorpresa dell’anno, uno di quei film che arriva all’improvviso e diventa subito un cult. Sette Golden Globe su sette candidature e quattordici candidature agli Oscar sono solo la punta dell’iceberg degli innumerevoli premi che il musical del regista Damien Chazelle, appena 31enne ma già pluripremiato con “Whiplash”, sta riscuotendo giorno dopo giorno.

Il film è realizzato come fosse un musical degli anni ’50, quelli con Fred Astaire e Ginger Rogers, solo che ora i protagonisti sono Emma Stone e Ryan Goslign, due star di Hollywood che fino ad oggi piacevano più al pubblico che alla critica e che aspettavano la grande occasione da protagonisti e non più da spalla.

Ora è arrivata e per loro è anche una riscossa contro le fatiche del passato.

Proprio come i protagonisti, infatti, anche loro sono arrivati a Los Angeles per cercare fortuna: la Stone ad esempio, i primi tempi si divideva fra i provini e il lavoro come commessa in un negozio di animali, determinata a riuscire non soltanto ad avere successo ma anche a sconfiggere i suoi demoni interiori.

Emily (il suo vero nome), infatti, sin da adolescente combatte con l’ansia e dei terribili attacchi di panico: “La prima volta che ho avuto un attacco di panico ero a casa di un’amica e pensavo che la casa potesse bruciare. –ha detto al “WS” – Ho chiamato mia madre e mi ha portata a casa, e per i tre anni successivi non ho più smesso di avere attacchi di panico”.

Una quotidianità difficile da affrontare , anche nei gesti semplici che diventavano enormi: “Ero arrivata al punto in cui anche uscire di casa per andare a scuola era problematico”.

Andare da un terapeuta, ma soprattutto iniziare il corso di improvvisazione teatrale ha cambiato la situazione. “Il teatro le ha salvato la vita”.

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