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Chissà cosa passava per la mente dello sceneggiatore…” è un’osservazione che ci sarà certamente balzata per la testa diverse volte durante la visione di un film criptico, o che comunque presenta delle sequenze o degli elementi difficili, a volte impossibili, da spiegare.

A volte per puro sfizio del regista, altre per buchi di sceneggiatura, altre ancora a causa del taglio di una sequenza importante dalla versione ufficiale del film. Ecco dunque le dieci domande più suggestive, bizzarre, interessanti, che il cinema ci regala.

Per il tema trattato, chiaramente, se ne sconsiglia la lettura a chi soffre di spoilerite.

La grande bellezza

Non un film per tutti, nè di comprensione immediata quello che ha riportato dopo 15 anni l’Oscar in Italia. La scena dei fenicotteri sulla terrazza di Jep Gambardella, in particolare, solleva una delle questioni più annose della pellicola: qual è il loro significato?

Pulp Fiction

Cosa c’è nella valigetta? Droga, oro, l’anima di Marsellus Wallace. In questi vent’anni ne sono venute fuori di teorie bizzarre sul contenuto della ventiquattrore che rappresenta parte del motore di Pulp Fiction. Eppure il MacGuffin della valigia misteriosa era già stato usato pochi anni prima dai fratelli Coen, nel loro Barton Fink.

Inception

La trottola continua a girare o cade? É ancora un sogno o la lieta realtà? Uno dei finali aperti più affascinanti del cinema contemporaneo.

Il sesto senso

Come fa il dottor Crowe/Bruce Willis a non accorgersi per quasi tutto il tempo di essere trapassato, se nessuno a parte il bambino gli rivolge la parole o fa caso alla sua esistenza?

I Goonies

Durante la scena finale, i ragazzini raccontano di essere sfuggiti all’attacco di una piovra gigante. Piovra di cui, nella versione arrivata sia al cinema, sia in home video, non vi era traccia. In Italia si ipotizzò addirittura un errore in fase di doppiaggio, prima del rilascio dei contenuti extra del film: nella versione integrale, i Goonies avevano effettivamente avuto a che fare con il mostro marino in questione. Eccola la scena tagliata.

C’era una volta in America

A proposito di finali aperti, a proposito di sogno o realtà, pochi dubbi sul fatto che Christopher Nolan, per il suo Inception, abbia preso spunto dalla poesia dell’ultima sequenza del capolavoro di Sergio Leone, col sorriso beffardo di Noodles/Robert De Niro che chiude un viaggio alla ricerca del tempo perduto, lungo oltre 200 minuti.

Arma letale 3

In una delle scene più spassose della serie di Richard Donner, la domanda è: come fanno Riggs e Murtaugh a salvarsi dall’esplosione riparandosi all’interno di una normale vasca di ceramica? E ancora, come fa il personaggio di Danny Glover a non subire conseguenze alle gambe dopo aver mantenuto la stessa posizione seduta sul gabinetto per ore di fila? Sarà anche un film poco impegnato ma le curiosità anatomiche e dinamiche si presentano ugualmente.

The Mist

Cosa sarebbe successo se il protagonista Daid Drayton/Thomas Jane avesse aspettato qualche secondo in più prima di prendere quell’infausta decisione? Uno dei finali più cattivi e spiazzanti degli ultimi vent’anni, completamente differente rispetto al racconto di King a cui si ispira.

Il cavaliere oscuro – Il ritorno

A proposito di finali a sorpresa ed esplosioni a salve, come fa Bruce Wayne a salvarsi da un’esplosione subita a tre metri di distanza? La trovata del sedile eiettabile non basta a giustificare un’evidente forzatura delle leggi fisiche.

Rocky IV/V

A sinistra il figlio di Rocky ai tempi del match con Drago (Rocky 4), a destra in Rocky 5, poco dopo il ritorno a casa del padre. Che in realtà era stato in Russia per appena nove mesi. Passi per il cambio dell’attore(che nel quinto è il vero figlio di Stallone, Sage), come fa Rocky Jr. a passare in meno di un anno da un aspetto di un ragazzino di dieci anni a quello di un quattordicenne?

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