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Barilla i Mondiali 2014 li ha resi speciali grazie alla geniale campagna di marketing lanciata appositamente per l’evento. L’hashtag #calciobarilla ha etichettato le landing di una campagna studiata, tempestiva, pulita, immediata, d’impatto.

Quando il sogno di una Nazionale in corsa per la coppa era ancora vivo, Barilla aveva messo in campo uno dei suoi sughi migliori.

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Prima della partita Italia-Uruguay la tensione dei tifosi d’Italia era alle stelle e il brand ha interpretato l’ansia con un’interpretazione di spirito.

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Quando Claudio Marchisio è stato espulso, un “salto in padella” è stato il messaggio lanciato dal brand con un copy efficace e una creatività impattante.

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Realizzata la fine del sogno mondiale, Barilla ha detto la sua e dei rigatoni fumanti sono l’immagine scelta per rappresentare i nostri undici schiacciati in 90 minuti.

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Infine, il rientro a casa della Nazionale, con un CT dimesso, un Balotelli perseguitato e una squadra in subbuglio, tra polemiche e lacrime.

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Barilla è stata in grado di strapparci l’unico sorriso verso un Mondiale che ci ha lasciati senza parole.

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