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Nel 1996 Caterina Caselli scopre il talento di una giovane ragazza friulana, dall’aspetto semplice e timido. Dentro il corpicino gracile di Elisa Toffoli si nasconde la voce di un angelo, una di quelle voci che non puoi dimenticare, davanti alla quale non ti puoi non emozionarti. Nei primi anni della sua carriera, canta solo in inglese. E’ subito amore da parte di pubblico e critica.

Nel 2001 la consacrazione: vince, con Luce, il Festival Di Sanremo. La sua stella brilla ancora di più. In quasi 20 anni di carriera ha collezionato enormi successi, collezionando numerosi dischi di platino e diamante e firmando alcune delle canzoni più belle degli ultimi decenni.

Blog di Cultura ha cercato di scegliere le dieci canzoni (purtroppo, perchè è davvero difficile) più belle e significative della cantante di Monfalcone. Scopri con noi quale abbiamo scelto.

10- Ancora Qui

Scritta insieme ad Ennio Morricone, Ancora Qui è stata la colonna sonora di Django Unchained di Quentin Tarantino. Ha sfiorato la nomination agli Oscar come miglior canzone originale. La melodia quasi campestre si sposa benissimo con la voce angelica di Elisa. La cantante, nell’interpretarla, ha ricordato un suo amico morto di leucemia. Ovviamente, non poteva non mancare nella nostra chart.

9- Rock Your Soul

Presente nell’album Then Comes The Sun, tuttavia la canzone non è stata rilasciata come singolo, se non nel 2009 per la raccolta dei suoi successi destinata al mercato statunitense. Una melodia che nell’inciso si apre, un testo che parla dell’unione di due anime, di due persone. E’ sempre la voce della cantante a rendere tutto magico.

8- Una Poesia Anche Per Te

Incredibilmente, questo è il secondo singolo in italiano per la cantante di Monfalcone, se si esclude la cover di Almeno Tu Nell’Universo. Una canzone che all’inizio non era contenuta nell’album Pearl Days, che conteneva la versione in inglese, Life Goes On. Nella riedizione dell’album è stato inserito questo brano, dedicato al nonno, che è stato un tormentone dell’estate 2005.

7- L’Anima Vola

Il brano che ha aperto la nuova era di Elisa, il brano che ha anticipato il nuovo album, completamente in italiano, il brano che ha dato il nome all’ultimo album non poteva mancare. Il brano forse più radiofonico della sua carriera non manca di intensità.

6- Rainbow

Contenuta in Then Comes The Sun, è una delle canzoni di Elisa che ha avuto più rifacimenti: dall’originale, dalle sonorità celtiche dell’originale al mood rock della versione dei Bedroom Rockers. Tuttavia, il risultato è immutato: canzone unica, dedicata alla migliore amica con cui Elisa aveva avuto un periodo di distacco.

5- Eppure Sentire (Un Senso di Te)

Una canzone che sembra raccontare un film. E’ questo che si prova a sentire questa splendida canzone, composta insieme a Paolo Buonvino e colonna sonora di Manuale D’Amore 2. Il film è discutibile, ma la magia della canzone assolutamente no.

4- Luce (Tramonti Da Nord-Est)

Ed eccola, ai piedi del podio, la canzone della consacrazione. Era un Sanremo ricco di grandi canzoni, tra cui la bellissima Di Sole e D’Azzurro di Giorgia, ma preferire qualcos’altro ad Elisa, con questo brano scritto in parte da Zucchero (autore, tra l’altro, anche del brano di Giorgia) era difficile. Dedicato alla sua terra, come suggerisce anche il titolo, è un pezzo molto moderno.

3- Labyrinth

Medaglia di bronzo per la canzone d’esordio. Labyrinth è energia, adrenalina, la voce di Elisa si sposa perfettamente anche con sonorità più alternative e rock, forse da definire come primo amore. Per un talento del genere, non si poteva che iniziare così.

2- Qualcosa Che Non C’è

Uno dei brani, forse, meno conosciuti, ma tra i più significativi, anche perchè parla del suo rapporto con la musica, di un periodo buio trascorso. Elisa si spoglia e mette in musica le sue fragilità. L’esplosione finale è segno della sua liberazione da questo periodo nero. Per fortuna, direi, visto quello che ci ha regalato, che ci regala e che ci regalerà.

1- Dancing

Non poteva che essere lei la canzone regina della carriera di Elisa. E’ di un’intensità disarmante, di una difficoltà insormontabile. Pochi sanno cantarla, ma quando Elisa lo fa, è qualcosa di ultraterreno, di etereo, di indescrivibile. Colonna sonora del film A Time For Dancing, ha avuto anche grande successo in America, dopo essere stata usata per una coreografia nel programma So You Think You Can Dance?

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