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Ieri sono state fatte le scelte ad X Factor 8: agli Home Visit Mika, Morgan, Fedez e Victoria hanno scelto i 3 che porteranno ai Live Show.

Noi di Blog Di Cultura abbiamo invece scelto i nostri 3 preferiti, quelli che, per noi, sono da Live Show, ma anche i 3 che abbiamo assolutamente bocciato.

Scopri con noi chi abbiamo scelto:

Sono stati pochi quelli che ci hanno convinto: i concorrenti hanno scelto dei brani sbagliati e non sono stati del tutto convincenti. Speriamo che il risultato del live sia migliore.

X Factor 8, il top e il flop degli Home Visit

Medaglia di bronzo per gli Spritz For Five, il gruppo a cappella che Morgan ha voluto fortemente ai Live. La loro versione di Radioactive degli Imagine Dragons è stata molto accattivante.

X Factor 8, il top e il flop degli Home Visit

Medaglia d’argento, ahimè, per Riccardo Schiara, ingiustamente tenuto fuori da Fedez. Con il suo timbro rende tutto interessante, anche una canzone un po’ piatta come La La La. Fedez l’ha scelto come Wild Card: speriamo che il pubblico faccia la scelta più giusta, rimettendolo in gara.

Medaglia d’oro sempre per Lorenzo Fragola: il ragazzo, con il brano di Olly Murs, continua a convincere, staccando un pass ,non solo per i Live, ma, per noi, anche per le fasi finali del programma.

Tanti non ci hanno convinto: alcuni ci hanno deluso, altri sono stati disastrosi.

X Factor 8, il top e il flop degli Home Visit

Pollice in giu per Dario Guidi: una canzone come Alexander Platz non può essere cantata in questo modo così eccessivo. Dovrebbe darsi anche meno arie: è lui, per noi, il peggiore della categoria Under Uomini.

Pessima anche la performance dei Fading Memories. I due gemelli hanno distrutto la meravigliosa canzone L’Amore Si Odia, interpretata nell’originale da Noemi e Fiorella Mannoia. Se i ragazzi, in futuro, avranno intenzione di ripresentarsi, sarebbe meglio, per loro, iniziare a prendere lezioni di canto: l’intonazione non è un optional.

X Factor 8, il top e il flop degli Home Visit

Ma la debacle totale è il rapper Delirio. Sarebbe da chiedere i danni per la sua pseudo versione in italiano di Can’t Hold Us Down, una vera fiera di banalità.

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