CONDIVIDI
in the end cranberries

In the end, è l’ultimo album dei Cranberries.

L’album uscirà il 26 aprile per BMG e chiude per sempre la carriera della band, che dopo la perdita di Dolores ha deciso di chiudere l’ultimo progetto che contiene ancora la sua vita per dire addio per sempre a una band capace di crescere e svilupparsi nel corso di innumerevoli anni.

«Questo disco è la celebrazione della band. E di Dolores, ovviamente», dicono i mebri della band: Noel e Mike Hogan e Fergal Lawler.

«Sapevamo che sarebbe stata la prima e l’ultima volta in studio. Non è stato facile, soprattutto i primi giorni. Non abbiamo perso solo un membro della band, ma soprattutto una cara amica. I ricordi riaffiorano prepotentemente, percorrendo la nostra carriera: gli inizi, le prove, i concerti nei piccoli club, gli spostamenti in furgone, la separazione per rigenerarci dallo stress del successo. Abbiamo cercato di gestire il suono avvicinandolo il più possibile alla nostra idea iniziale».

La morte di Dolores è stata terribile per tutti, andare avanti è impossibile, non solo per l’assenza della fondamentale voce di Dolores, ma anche a livello emotivo.

Cranberries è un progetto che nasce e che muore con la sua cantante, di cui In The End è il culmine postumo, un testamento artistico e musicale che la band ha deciso di portare fino in fondo.

Si parla di «Tracce nate tra giugno e settembre del 2017, durante l’ultimo tour acustico», nel corso del quale «Abbiamo lavorato sui demo originali d’accordo con la famiglia e con l’aiuto del produttore Stephen Street, il quinto Cranberries, che per quattro settimane ha ricostruito i suoni. Avevamo dell’ottimo materiale e questo disco potrebbe essere il migliore».

«Purtroppo ci dobbiamo fermare. Non sappiamo cosa faremo ma non avrebbe senso un tour senza Dolores. Nessuna immagine o video di lei. Nessun ologramma. Nemmeno per i 25 anni di No Need To Argue. Solo un documentario sulla nostra storia».

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

tre − 1 =