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Paola Cortellesi scoliosi

 

Paola Cortellesi ci tiene moltissimo alla salute e alla gestione dello stress.

Ecco perché pratica Nordic Walking, la camminata con i bastoncini che si fa solitamente in montagna:

«Questo tipo di sport ha dei grandi vantaggi a livello psicologico. Chi, come me, svolge un lavoro frenetico e stressante, anche se linfa di vita, ha bisogno di scaricare la tensione accumulata e di fare il rifornimento di energia prendendo una bella boccata d’aria. Avvicinarsi al nordic walking è un incentivo, innanzitutto, a ritagliarsi un paio d’ore al di fuori della routine quotidiana: i diversi profumi, colori, paesaggi sono un toccasana per la nostra psiche. Sarà anche un’ovvietà, ma il tempo speso per noi è quello che più ci ripaga, in termini di salute e benessere!».

E’ davvero entusiasta la Cortellesi della sua disciplina sportiva e ne è diventata una sorta di promotrice, allontanandosi dai soliti sistemi per diventare più belle spinti da personaggi come Belen Rodriguez.

La Cortellesi ci tiene moltissimo al benessere ed è uno degli elementi chiave che le permette di vivere al meglio la sua carriera, eccola che racconta una situazione del passato, un problema piuttosto grave che l’ha vista soffrire e trovarsi in serie difficoltà.

Eccola quindi a raccontare dei suoi terribili mal di schiena: «Il mal di schiena? Un fastidio che mi porto dietro da quando sono piccina e che ho imparato a tenere sotto controllo negli anni con tanto, sano, sport. Sono sempre stata una bambina magra e minuta. Fino all’estate tra i 12 e i 13 anni: in poche settimane sono cresciuta molto in altezza e, dopo le vacanze, tornata a scuola, ero una tra le più alte. E, come spesso accade agli adolescenti che diventano tutto a un tratto degli spilungoni, me ne stavo storta dietro al banco e ricurva a fare i compiti. Quando mia madre ha notato che la mia postura non era corretta, mi ha portata dall’ortopedico!».

Una brutta scoliosi quella di Paola Cortellesi: «La mia colonna vertebrale aveva una deviazione laterale, una deformazione importante. Non solo: per non farmi mancare niente, risultava che avessi pure un’ipercifosi dorsale, ovvero la gobbetta, accompagnata da iperlordosi lombare, cioè la parte bassa della schiena troppo incurvata. Ecco spiegato perché quando facevo sforzi intensi mi ritrovavo acciaccata come una vecchietta! Per evitare ulteriori danni alla schiena mi hanno subito indirizzato verso ginnastica posturale e nuoto, attività che all’inizio non mi entusiasmavano granché. Io preferivo il basket, anche se non ero molto portata, è un gioco di squadra, è coinvolgente. Solo che nella pallacanestro fai un sacco di salti e rischi di peggiorare la situazione della colonna. Con il tempo, però, ho cominciato ad amare anche la piscina, e ho unito l’utile al dilettevole: ho scoperto la ginnastica posturale in acqua, che ancora adesso pratico in sedute singole o di gruppo!». 

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