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Se l’attuale era digitale ha fatto sì che cambiassero le modalità di acquisto e fruizione della musica (si pensi alle piattaforme di streaming e alla distribuzione degli album in digitale nei vari store online, che contribuiscono a far sbiadire i ricordi di quando ancora si andava fisicamente al negozio di dischi a comprare l’ultimo album del nostro artista preferito), quelle che però sono rimaste immutate sono le preferenze musicali degli italiani. In occasione dell’inaugurazione della nuova sezione Pietre Miliari della Musica, il sito di acquisti Amazon.it ha esplorato i gusti degli italiani in fatto di musica d’annata, quella che non passa mai di moda, capace di superare la prova del tempo, e ne ha stilato una classifica suddivisa per decenni. I risultati sono interessanti, non solo per i presenti nella top 5 dei vari decenni, ma anche e soprattutto per i grandi assenti.

Il jazz di Miles Davis ha il primato nella classifica degli anni Sessanta, con il disco Kind Blue, a cui fanno seguito i Led Zeppelin, che monopolizzano il resto del podio (Led Zeppelin I e Led Zeppelin II). John Coltrane (quarta posizione con A Love Supreme) è subito seguito da Bob Dylan al quinto posto con Highway 62 Revisited.

Led Zeppelin nuovamente presenti della decade ’70/’80, al secondo posto con Led Zeppelin IV, a cui seguono The Who (Who’s Next), Bruce Springsteen (Born to Run) e David Bowie, che con Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders of Mars chiude la classifica dei primi cinque. Il primato degli anni Settanta spetta però ai Pink Floyd e a The Dark Side of the Moon, che fieramente ne occupa la prima posizione.

Bruce Springsteen è il re degli anni Ottanta e apre la classifica con Born in the U.S.A.. Seguono al secondo posto The Clash (London Calling) e al terzo Back in Black degli Ac/Dc. Immancabile Michael Jackson, al quarto posto con Thriller, e a chiudere i Talking Heads con Remain in Light.

Sovrani assoluti degli anni Novanta non possono che essere i Nirvana con Nevermind. Sempre sul filone del grunge, il secondo posto è occupato dagli ancora attivissimi Pearl Jam con il loro primo e più venduto album di sempre, Ten. Gli inglesi Radiohead con Ok Computer si trovano in quarta posizione, a cui fanno seguito Jeff Buckley, promettente artista scomparso prematuramente, col suo incantevole Grace, e i Metallica, col loro omonimo album.

Regina incontrastata di un passato più recente è Amy Winehouse, di cui si acquista moltissimo il suo Back to Black. Radiohead ed Eminem completano il podio degli anni 2000 rispettivamente con Kid A e The Marshall Mathers. In chiusura della top 5, Green Day in quarta posizione con American Idiot, e i Coldplay con A Rush of Blood to the Head.

Risalta, paradossalmente, l’assenza di artisti che hanno fatto la storia della musica come Beatles e Rolling Stones, che, a quanto pare non rientrano tra le primissime preferenze di noi italiani. Assenti nella top 5 sono anche gli artisti italiani (ecco perché poi ci tacciano di esterofilia). Quello però che più di tutto emerge è che a trionfare, trasversalmente in tutte le decadi prese in considerazione, sia il caro, “vecchio” rock. E questo dato, non lo nascondiamo, ci conforta alquanto, visti i recenti sviluppi della musica in generale, non solo italiana, sempre più orientata verso degli uniformanti esiti disco-pop.

Staremo a vedere quanti tra gli artisti contemporanei faranno la storia e verrano ancora ascoltati nel prossimo mezzo secolo.

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