CONDIVIDI

Essendo una rete locale, non tutti gli italiani hanno avuto modo di conoscerla. I fortunati, però, ricorderanno senz’altro “Super3, la TV amica di famiglia“.
Dal 1993, Sonia Ceriola iniziò a condurre “La Posta di Sonia“, affiancata- due anni dopo- dal robot Birillo, il distributore di baci mega-galattici.
Sonia si confermò il primato tra le televisioni locali più seguite nella regione Lazio, anche grazie allo spin-off “L’angolo delle Chiacchiere” e la puntualissima canzone della buonanotte.

Il canale fu aricchito anche dagli anime- i cartoni giapponesi– tutti non censurati. Per questo Super3 creò il programma MANIAKS, completamente inerente ad anime e manga- andato in onda fino al 2005.
Dei tanti bei cartoni animati di Super3 con cui siamo cresciuti, impedendo a mamma e papà di vedere il telegiornale, Blog di Cultura ha stilato la top ten delle sigle più belle.

10 – Fantazoo (Alvaruccio)

Ultimo in classifica- ma solo per la mancanza di parole nella sigla- questo motivetto che mette allegria e che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo fischiettato.
Come dimenticare il bue romano, gestore della sua fattoria, e la sua amica Camilla (o Gnappetta, come preferite), dolce tartaruga fiorentina?

9 – Coccinella

Arriva in Italia nel 1986 la testarda e pasticciona bambina orfana, che vive in un quartiere di Tokyo con i suoi sei fratelli.
I Cavalieri del Re, descrivono la bambina cantando “Occhi neri come caffè, bocca che più grande non c’è, alta mezzo metro e non più, Coccinella sei tenera tu“. Questa sigla è stata utilizzata per tutte le trasmissioni del cartone animato, tranne per quella di Telemontecarlo e per la pubblicazione su internet.

8 – Belfy e Lillibit

Ma che strano, io non sapevo che un lillipuziano, un po’ folletto e per tre quarti nano, guardasse i bimbi a naso in su“.
Nel 1982 arrivarono in Italia questi due simpaticissimi folletti, due grandi amici che passano le loro giornate all’insegna dell’avventura.
La simpatica ed orecchiabile sigla, è cantata dal gruppo Le Mele Verdi, su musica di Corrado Castellani e arrangiamento di Silvano D’Auria.

7 – Lo strano mondo di Minù

Immancabile nella nostra top ten la canzone della signora Pepperpot, la dolce vecchietta che poteva diventare minuscola e parlare con gli animali, senza arrendersi davanti alle difficoltà di un mondo che, improvvisamente, diventava gigantesco.
La prima sigla è stata cantata da Cristina D’Avena. Erika Papa, invece, canta la seconda, ovvero questa da noi riportata che dice “Minù Minù, simpatica vecchina. Minù Minù, tenera bambina“.

6 – Cybernella

Venticinque indimenticabili episodi, quelli di Cybernella. La bambina che, come cantano I Vianella, ha un “piccolo cuore dentro un calcolatore, forza atomica e bontà“.
Una storia toccante la sua: quella di un padre che perde moglie e figlia in un incidente aereo e, grazie alla scienza, riesce a riportare in vita la figlia nel corpo di un robot, ma con sentimenti umani e- soprattutto- superpoteri da tenere nascosti.

5 – L’Uomo Tigre

Tigerman arriva nel 1969 in Giappone e nel 1982 in Italia. Da subito il successo è immediato.
Il protagonista è un orfano che combatte le ingiustizie, allenandosi quotidianamente per questo e lottando con la forza che solo una tigre può avere. D’altronde lui, “È l’Uomo Tigre che lotta contro il male, combatte solo le malvagità. Non ha paura, si batte con furore ed ogni incontro vincere lui sa“.

4 – Gigi la Trottola

In quarta posizione la sigla dello spokon manga del 1980, cantata da I Cavalieri del Re, composta e musicata da Riccardo Zara.
Gigi è un giocatore di basket appena 15enne con un solo difetto: non raggiunge neanche un metro d’altezza. Ma ciò per lui non è un problema, anzi, ne approfitta per ammirare la sua seconda passione: le mutandine bianche sotto le gonne delle studentesse. “Gigi però, fermati un po’, alle ragazze di un po’ no“.

3 – Ransie la Strega

Ransie è una strega coraggiosa non si piega mai, lei sa di essere una maga sai“. Medaglia di bronzo per la colonna sonora cantata da I Cavalieri del Re.
La sigla originale del cartone dedicato alla streghetta è stata cantata da Kazuo Otani, lo stesso autore della serie Occhi di Gatto.
Come dimenticare Ransie? La bella studentessa proveniente dal Mondo Magico che, grazie a un solo morso, può assumere le sembianze di chi vuole lasciandoli in stato di incoscienza. Il tutto, finché non starnutisce.

2 – Il Mago Pancione (Etcì)

Cambia le carrozze in carrozzine, etcì. Con le stelle fabbrica lampadine, etciù. Sbuccia senza mani le noccioline, etcì. Auli aule tulilem blem blum“.
Secondo gradino del podio per la bellissima sigla italiana del Mago Pancione, arrangiata dal bassista Mario Scotti e cantata dai suoi due figli: Andrea e Sabrina.
Etcì è il mago goloso di polpette, protagonista dell’anime del 1969. Ricordate quanti guai ha combinato, nei disastrosi (per quanto desiderosi) tentativi di aiutare il suo piccolo amico Kanchan?

1 – Yattaman

Yattaman, Yattaman, con le armi stravaganti. Yattaman, Yattaman, ridere ci fa. Yattaman, Yattaman, coi congegni divertenti, al servizio sempre dell’umanità“.
Per noi di Blog di Cultura è questa la sigla che regna indiscussa sull’intera top ten. Anche questa scritta dall’insostituibile Riccardo Zara e incisa da I Cavalieri del Re.
Yattaman è la più famosa serie di Time Bokan, prodotta nel 1977 da Tatsunoko e arrivata in Italia nel lontano 1983. Un cartone amato da tutti, grandi e bambini. Gli Yattaman- Ganchan e Janet- sconfiggeranno il trio Drombo per far trionfare la giustizia e non far loro trovare i quattro frammenti della pietra Dokrostone, dai quali si potrà ottenere il filone d’oro citato nella canzone italiana.

E voi, qual è la vostra sigla preferita? Non dite di non averle cantate tutte a memoria, che tanto non ci crede nessuno.

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

dodici − 11 =