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Alcuni lo chiamano “Effetto lockdown”, altri invece “effetto grotta” ed è una delle diverse reazioni che possono avere le persone, di fronte a questa emergenza dovuta al Coronavirus. Alcune tendono a rimanere dentro casa, mentre altre invece ritengono che il pericolo sia terminato, ma questi due modi di pensare così differenti non sono le uniche conseguenze psicologiche che il Covid-19 ha scatenato.

 

Effetto lockdown: l’effetto “grotta”

 

Con l’espressione “Effetto lockdown” si indicano diverse reazioni psicologiche, di cui gli esperti ultimamente stanno parlando molto. Mentre alcune persone soffrono di ansia e temono che possa esserci una ricaduta nella curva dei contagi, altre invece appaiono come per nulla preoccupate e spesso non si curano nemmeno di rispettare le regole. Molto diffuso poi il cosiddetto “effetto grotta”, che consiste nel rimanere chiusi in casa per timore di contagiarsi. Secondo gli studiosi, anche questo atteggiamento è sbagliato, esattamente come quello di chi ritiene che il pericolo sia scomparso. Per gli esperti infatti sarebbe opportuno riprendere la propria attività e anche le proprie abitudini, cercando però sempre di mantenere le misure anti-contagio.

 

Le altre reazioni

 

Le reazioni cambiano anche a seconda dell’età. Se in alcuni adulti ad esempio è aumentato il livello di depressione e la diffusione di questo disturbo, in altri invece nasce anche una sorta di aggressività verso gli altri, come se volessero sfogare la rabbia per la situazione, contro le altre persone. Particolare attenzione per i bambini: ora che ci si trova in piena fase di apertura, molti tendono ad essere più morbosi verso i genitori, ma l’ideale sarebbe lavorare sul loro senso di indipendenza, spiegando loro che il problema del Coronavirus è ancora presente, ma se si fa attenzione e se si rispettano le regole, non si rischia. Da aggiungere a tutto questo anche un’altra conseguenza psicologica, che può essere presente soprattutto negli adulti, ma in alcuni casi anche sui bambini: l’insonnia. Diverse ansie possono infatti provocare dei disturbi del sonno, ma il tutto sta nell’abituare di nuovo la mente a riprendere il normale corso delle proprie abitudini.

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