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Fin dalla più tenera età insegnanti e genitori suggeriscono di non incurvare la schiena, di non sedersi di traverso sulla sedia e via dicendo, ma spesso si trascurano questi consigli.

Con il tempo, le posture errate, perché di questo si sta parlando, divengono una vera e propria cattiva abitudine e possono arrecare danni anche permanenti al sistema muscolo-scheletrico e non solo.

I primi sintomi causati dalle posture errate sono i dolori che possono interessare la cervicale e la schiena. Capire come si manifesta la dorsalgia e imparare a riconoscerla può aiutare a rendersi conto per tempo del problema e a correre ai ripari, prima che la struttura ossea subisca deformazioni difficilmente correggibili.

Di seguito cercheremo di capire cosa si intende esattamente per postura scorretta, quali sono gli effetti a breve, medio e lungo termine e come risolvere il problema.

Postura scorretta: cos’è

Quando si parla di “postura” si fa riferimento alla posizione che tronco, testa e arti assumono nello spazio.

Quando questi elementi vengono mantenuti per lungo tempo in posizioni non ottimali, ossia non in equilibrio fra di loro, si può parlare di postura scorretta.

Casi tipici di soggetti che tendono a mantenere posture errate per molte ore sono dati da chi lavora ai terminali, dagli studenti che trascorrono molte ore seduti, ma anche da quei lavoratori che passano molte ore in piedi o compiono gesti ripetitivi.

Schiena curva, gambe accavallate, rotazioni innaturali del busto e della testa, peso non ben distribuito sui due arti, sono solo alcuni degli elementi che permettono di individuare una postura errata.

Sintomi e conseguenze di una postura errata

Questa porta alla comparsa, già sul breve periodo, di sintomi tipici e facilmente identificabili, i quali dovrebbero far scattare un campanello d’allarme e spingere il soggetto a chiedere l’aiuto di un professionista che possa aiutarlo a identificare e correggere il problema.

Tra i sintomi tipici troviamo:

  • Cervicalgia;
  • Dorsalgia;
  • Sciatalgia;
  • Lombalgia;
  • Emicrania;
  • Disturbi agli occhi;
  • Acufeni;
  • Bruxismo;
  • Vertigini;
  • Problemi articolari;
  • Problemi di deambulazione.

La comparsa dei sintomi può essere lenta e progressiva; inoltre questi varieranno in base al problema posturale.

Laddove non si provvedesse per tempo a porre rimedio al problema, migliorando rapidamente la propria postura e imparando a mantenere quella corretta durante tutto l’arco della giornata, si potrebbero avere conseguenze a medio e lungo termine, quali:

  • comparsa di dolori muscolari;
  • problemi diaframmatici e respiratori;
  • disturbi legati al tratto urinario;
  • abbassamento e offuscamento della vista;
  • problemi legati alla circolazione sanguigna;
  • debolezza degli arti inferiori;
  • dolori mascellari e mandibolari;
  • deformazioni più o meno accentuate della colonna vertebrale.

Cosa fare

L’unico modo per evitare la comparsa dei sintomi consiste nell’imparare a mantenere una postura corretta.

Rafforzare la struttura muscolo scheletrica tramite l’esercizio fisico ed evitare il sovrappeso possono fornire un aiuto in più.

In ogni caso, in presenza di sintomi più o meno accentuati che si ripresentano ciclicamente o non tendono a scomparire da soli, è sempre necessario consultare un professionista che possa aiutare ad affrontare il problema.