CONDIVIDI

Catania anni ’80 è il gemito di una donna strozzato da una mano sulla bocca. Una mano che preme e impedisce di respirare, una mano che soffoca. Davide Capone, tredici anni, ha impresse sul viso quelle cinque dita di intolleranza, di disprezzo, quel palmo che mette a tacere l’indecenza e la opprime sperando di vederla a poco a poco svanire, vinta nella sua stretta mortifera.

“I baci della mamma guariscono ogni cosa”, ma il suo male è duro a morire. Non bastano i baci nè le punture di ormoni cui lo sottopone il padre. Davide è omosessuale e ha scelto tempo e posto sbagliato per esserlo, o chi ha scelto per lui ha sicuramente sgarrato i conti: un meridione gretto e popolare, con le unghie fortemente aggrappate a una morale arcaica e conservatrice che si fida solo di se stessa e che non ammette repliche. Tredici anni, lineamenti femminei e capelli color ruggine, deve fare i conti con un invisibile e moderno tribunale dell’Inquisizione, di cui i genitori sono i primi inconsapevoli giudici. Una madre “talpa” che finge di non vedere, di non capire cercando di mettere a posto ogni cosa col potente tampone dell’amore e un padre che invece reagisce con rabbia, che in nessun modo riesce a mandar giù l’amara pillola di un figlio femmina.

Più buio di mezzanotte” non si può? E invece si. Esiste un buio più denso, ancora più profondo, ed è nell’antro dell’inibizione, della sottile e sorda repressione che è ancor più dolorosa quando la morsa che ti tappa la bocca è quella di chi ti ha messo al mondo.
Il cineasta esordiente Sebastiano De Riso, col suo cast composto da Micaela Ramazzotti, il giovane Davide Capone, Vincenzo Amato e Pippo Delbono, porta sulla passerella del Festival di Cannes la vicenda realmente vissuta di Davide Cordova, in arte Fuxia, oggi quarantottenne e drag queen dello storico club romano Muccassassina. Con scene crude e inclementi che lasciano affiorare struggenti sprazzi di poesia, il regista tratta il tema spigoloso dell’omosessualità e del suo frastagliato percorso di integrazione sociale presentandolo in gara alla Semaine de la Critique, nello scenario incantevole della Costa Azzurra.

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

due × 5 =