CONDIVIDI

«Domani potrebbe piovere», «Oggi sono troppo stanco», «Giuro che la prossima settimana vado all’autolavaggio».
Così, grazie alla pigrizia di tutti nel rimandare a domani il lavaggio dell’automobile che si potrebbe fare oggi, è nata un’arte originale e poco costosa che si sta facendo strada: la Graffilthy Art.

A ideare questo nome è stato l’artista inglese di Wicklewood Rick Minns, meglio conosciuto con il nome d’arte di Ruddy Muddy. Il nome scelto è un gioco tra le parole “graffiti” e “filthy” (sporco).

Ruddy Muddy, infatti, usa come tele per le sue opere i furgoni e le macchine sporche. L’artista spiega che quest’idea è nata perché notò come fosse diventato monotono leggere la solita scritta “Lavami” o disegni poco simpatici sulle vetture, e racconta «Un giorno ero a lavoro e mi stavo annoiando, avevo un bel pò di tempo libero e pensavo che sarebbe stato divertente far trovare ai proprietari delle macchine sporche un’innovativa opera d’arte. Così, per provare, ho deciso di decorare il furgone con cui consegno i fiori.»

Muddy notando che nessuno si lamentava, anzi apprezzava, ha deciso di continuare con la Graffilthy Art.
Dopo la prova fatta sul suo furgone, ha iniziato a decorare anche altre auto che trovava parcheggiate per le vie della città. Molti proprietari delle vetture, decisamente non maniaci della pulizia, sono rimasti colpiti a tal punto da contattare Muddy su Facebook per complimentarsi.

RUDDY MUDDY

Ruddy Muddy però non è il solo ad aver avuto questa grande idea di trasformare le auto e i furgoni sporchi in arte. Infatti ci sono altri artisti, tra cui Scott Wade e Rafael Veyisov, che creano delle vere e proprie opere destinate addirittura all’esposizione.
I lavori di Ruddy Muddy, invece, vengono realizzati in un tempo minimo che varia dai cinque minuti a un’ora, con il solo scopo di strappare un sorriso al proprietario della vettura sporca.

SCOTT WADE

RAFAEL VEYISOV

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

3 × quattro =