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Delle sette uscite previste per questa settimana la più attesa è senza alcun dubbio X-Men – Giorni di un futuro passato. Come facilmente intuibile dal titolo il settimo capitolo della saga, diretto ancora una volta da Bryan Singer (regista dei primi tre episodi), compie un vero e proprio salto all’indietro nel tempo. Per garantire la sopravvivenza della specie gli X-Men saranno chiamati a combattere una battaglia attraverso due periodi storici. Cambiare il passato per salvare il futuro. Così Wolverine viene inviato indietro nel tempo, nel 1973, per aiutare Professor X e Magneto e tutti i giovani mutanti, già visti nel prequel “X-Men: l’inizio”, a fermare l’avvento delle Sentinelle, robot giganti che nel presente minacciano la vita dei mutanti. Nel cast ci sono Hugh Jackman, James McAvoy, Michael Fassbender, Ian McKellen e Jennifer Lawrence.

Direttamente dal Festival di Cannes arriva in sala l’unico film italiano presentato in concorso alla kermesse francese: Le meraviglie di Alice Rohrwacher con Alba Rohrwacher e Monica Bellucci. Sospeso tra la fiaba e la realtà l’opera seconda della giovane regista ci racconta l’estate straordinaria di una famiglia un po’ hippie, padre, madre e quattro figlie, che si rifugiano nella campagna toscana, lontano dal caos cittadino, per dedicarsi all’apicoltura e alla strenua difesa di un mondo “che sta per finire” come dice il capofamiglia. Le regole e l’equilibrio della famiglia inizieranno a vacillare con l’arrivo di Martin, un ragazzo tedesco appena uscito di prigione, e di un concorso televisivo che promette meraviglie.

Sempre da Cannes arriva un altro interessante film d’autore Maps to the Stars. Senza voler parafrasare il titolo il cast è assolutamente stellare: John Cusack, Robert Pattinson, Julianne Moore, Mia Wasikowska mentre la firma è quella del canadese David Cronenberg che offre uno spaccato feroce sulle conseguenze devastanti in termini di degrado umano, della ricerca spasmodica di fama e successo a Hollywood. Nel film si racconta la storia della famiglia Weiss che ha fatto dell’ossessione per la celebrità la sua filosofia di vita. Il padre Sanford è un analista che deve la sua fortuna ai manuali di auto-aiuto e ha una lunga lista di clienti famosi, sua moglie Christina si occupa totalmente della carriera del 13enne Benjamin, star prodigio della tv, mentre l’altra figlia Agatha, appena uscita da un ospedale psichiatrico, ritorna in città decisa a trovare redenzione. Sul suo cammino si intrecciano le vite di Jerome, un’autista che sogna di fare l’attore e Havana Segrand, diva in declino alla ricerca del copione della svolta.

Arriva sempre dalla Croisette, ma è in uscita solo sulle maggiori piattaforme di video streaming, Welcome to New York di Abel Ferrara, pellicola che si ispira al celebre scandalo sessuale che ha travolto qualche anno fa Dominique Strauss-Kahn, il Direttore del Fondo Monetario Internazionale. Nel cast Gérard Depardieu e Jacqueline Bisset.

Di attualità è l’altro film italiano in sala questa settimana, Cam Girl diretto dall’ex Miss Italia Mirca Viola. Disoccupate e senza prospettive, tre amiche, Alice, Rossella e Martina, trovano un modo più semplice e rapido per sbarcare il lunario: mostrarsi nude in webcam. Quando si rendono conto che per la loro agenzia sono solo corpi da sfruttare, le ragazze capiscono che è arrivato il momento di prendere in mano il proprio destino con tutti i rischi che questa decisione le riserverà.

Poliziotto in prova è il tipico buddy movie americano tutta azione e comicità. Protagonisti sono Ice Cube e Kevin Hart nei panni di James e Ben. Per dimostrare di essere degno di sposare Angela, sorella di James, la guardia di sicurezza Ben cerca di guadagnarsi il rispetto del futuro cognato, pluridecorato detective della polizia di Atlanta, accetta di accompagnarlo durante un pattugliamento di 24 ore per le strade della città. Basteranno per convincere James a concedere la mano di Angela?

In lingua originale con sottotitoli, ma purtroppo in poche sale cinematografiche, troviamo anche Ana Arabia dell’israeliano Amos Gitai in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Girato in un unico piano sequenza di 81 minuti il film segue il viaggio della giovane giornalista Yael in una piccola comunità di reietti, ebrei e arabi, che vivono in un angolo sperduto di Israele, al confine fra Jaffa e Bat Yam. Ha sentito parlare di una donna ebrea, reduce da Auschwitz, che ha sposato un arabo. Nei volti e nelle parole di Youssef, Miriam, Sarah, Walid e di tutti i loro amici, Yael scopre storie che parlano di sogni, speranze e amori, dove non c’è posto per l’odio e i pregiudizi.

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