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Anni Novanta, inizio Duemila. Ogni bambina nel pomeriggio tornava da scuola, faceva merenda, accendeva la tv…e iniziava a cantare la lunghissima e smielata sigla di Piccoli Problemi di Cuore. La lunghezza del titolo del cartone animato faceva a gara con la lunghezza delle peripezie che dovevano subire i due protagonisti, Miki e Yuri.

L’anime (così si chiama, tecnicamente, un cartone animato giapponese) nasce nel 1994 come adattamento dell’omonimo manga (fumetto giapponese): la trama è leggermente modificata, ma la storia di fondo rimane la stessa: i genitori di Miki e quelli di Yuri si rincontrano dopo tanti anni, divorziano e decidono di scambiarsi come coppia, tornando insieme ai propri rispettivi ex fidanzati. I due adolescenti sono perciò costretti a vivere sotto lo stesso tetto.

I due finiscono ovviamente per innamorarsi: durante le due stagioni originali, Miki e Yuri vivono una romantica storia d’amore, che culmina con il loro matrimonio. Per arrivare a questo punto, però, devono passare attraverso insidie continue, spasimanti per entrambi, storie a distanza e problemi con gli amici.

La serie animata è uno dei prodotti importati più censurati in Italia: alcune vicende, come quella di Mary e il suo professore, sono adattate banalmente, in modo da non trasmettere durante il pomeriggio, visibili agli occhi dei piccoli telespettatori, tematiche delicate e vicende complicate.

Mary con Steve, Ginta e Arimi, Miki e Yuri… E voi, per chi facevate il tifo?

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