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Chiamata Venetia la “X Regio” nell’Impero Romano comprendeva Veneto, Friuli, Trentino e Istria: un’ampia zona soggetta a grandi scambi culturali e commerciali. In epoca romana era abitata da pescatori, “salinari” ed esperti nell’arte di costruire le imbarcazioni adatte all’ambiente lagunare e fluviale. Le invasioni dei popoli germanici portarono cambiamenti e le zone lagunari finirono per essere considerate un rifugio a quanti vedevano le loro terre e i loro beni in balia degli invasori: fiumi e canali non rendevano facile il passaggio e l’invasione dei nemici. Tra i profughi vi erano benestanti o proprietari terrieri provenienti dalle altre città e la zona restò nel dominio latino, dipendendo direttamente da Ravenna.

Venezia divenne fin dall’inizio luogo di incontro di diverse civiltà e crocevia di popoli proveniente da ogni angolo dell’Impero Romano. Profondo e molto fruttuoso fu il legame instaurato con il mondo bizantino. Alla fine del VII secolo gli abitanti delle lagune non erano più governati dai “tribuni marittimi”, ma avevano un comando autonomo sotto un “dux”, termine di origine ed etimologia latina da cui deriva “doge”. Nasce così la prima forma di stato veneziano anche se legato politicamente e commercialmente ala corte di Bisanzio: il “Dogado”.

Era intorno all’anno 810 che il governo del “doge” Agnello Particiaco si spostava da Malamocco e si insediava nella zona di Rivo Alto, nella zona centrale della laguna. È a questo punto che per convenzione comincia la vera “Storia di Venezia”. Blog di Cultura nel ricordo della Serenissima propone 10 foto d’epoca.

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