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Qualche giorno fa è stato annunciato il trailer del film Inferno , nelle sale statunitensi a ottobre, tratto dall’omonimo romanzo di Dan Brown, autori dii bestseller come Il Codice da Vinci, Angeli e Demoni, Il Simbolo Perduto, Crypto e La Verità del Ghiaccio. Per gli amanti del genere, la visione del trailer suscita già l’acquolina in bocca, specie per un cast stellare: Tom Hanks, Felicity Jones, Omar Sy, Ben Foster . Ma cosa è realmente Inferno, un’opera che ha suscitato sia interesse sia indifferenza, dividendo quell’opinione pubblica amante dei libri di Dan Brown?

Ci troviamo a Firenze, e il protagonista del romanzo è ancora una volta Robert Langdon , il professore di Harvard, esperto di simbologia, già presente ne Il Codice da Vinci, Angeli e Demoni e Il Simbolo Perduto . Di per sé, Inferno è un romanzo che mostra segni di originalità rispetto ai suoi predecessori. Ad esempio, il protagonista, dopo essersi risvegliato su un letto d’ospedale, inizialmente con pochi indizi, cerca di riscoprire sia il motivo della sua amnesia, causata da un proiettile colpito di striscio, sia perché venga braccato da individui minacciosi che tentano di ucciderlo.

Inferno inizia così, in una straordinaria caccia al ricordo perduto, che porterà Robert Langdon a percorrere, nascondersi, e scoprire indizi tra le vie di Firenze, Venezia ed Instabul. Tutto questo con l’aiuto del medico Sienna Brooks.

'Inferno', edizione italiana Mondadori (2013)
‘Inferno’, edizione italiana Mondadori (2013)

Inferno è un thriller dal ritmo incalzante, che fin da subito cattura il lettore, facendolo immedesimare nella figura del protagonista che, proprio come lui, cercare di riscoprire la verità dei fatti. E se ne Il Codice da Vinci e Angeli e Demoni, Robert Langdon ci appare sempre pronto ad affrontare i pericoli imminenti, in Inferno si mostra impaurito, spaesato e in cerca di risposte. Gli enigmi, i colpi di scena, i riferimenti religiosi e spirituali, le logge massoniche non mancano, anzi vengono a creare un mix che si distende per tutto il romanzo, alimentando la suspense e la voglia di leggerlo. I capitoli sono brevi, tipici dello stile di Dan Brown, e a ogni chiusura il lettore rimane con il fiato sospeso.

Tuttavia, c’è una parte dell’opinione pubblica che non ha apprezzato il romanzo, per motivi che, sotto un certo aspetto, possono rappresentare dei punti deboli per l’opera. Inferno è un testo che ha delle imprecisioni lessicali ed è ricco di parentesi, specie ad inizio romanzo, non del tutto necessarie alla storia, che possono portare il lettore a rinunciare alla lettura. Molti fruitori del romanzo hanno inoltre criticato aspramente la “banalità” nel vedersi presentata la coppia professore-fanciulla “assistente” del prof, elemento già visto e rivisto. Anche se su quest’ultimo punto, personalmente, avremmo da ridire poiché fa parte del repertorio stilistico dello scrittore.

Comunque sia, Inferno rimane un romanzo leggero, piacevole e ottimo per il tempo libero. Ma soprattutto, Dan Brown riesce anche ad invitare il lettore a sfogliare e a riprendere (e anche farci sentire orgogliosi) quel capolavoro della lettura italiana che è la Divina Commedia. Nel romanzo, infatti, appaiono alcune terzine dell’opera dantesca (anche queste oggetto di discussione tra i filo-Brown e chi li vede solo uno strumento commerciale) che il nostro protagonista deve decifrare per andare avanti nella storia.

Inferno è un libro che a suo modo sa come catturare il lettore, e l’invito a leggere questo romanzo è diretto sia ai semplici appassionati del genere thriller, sia a chi, per mera curiosità, vuole leggerlo in vista del film e sia a tutti coloro che hanno rinunciato alla lettura.

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