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Debutta stasera in tv Gomorra- La serie, dodici puntate tratte dal libro di Roberto Saviano, bestseller portato sui grandi schermi nel 2008 da Matteo Garrone. Andrà in onda alle 21.10 su Sky Atlantic HD e Sky Cinema HD, per la regia di Stefano Sollima, lo stesso che si era occupato dell’adattamento tv di Romanzo Criminale. Sollima sarà coadiuvato alla macchina da presa da Claudio Cupellini e Francesca Comencini.

Prodotto da Sky, Cattleya e Fandango, in collaborazione con La7 e in associazione con la tedesca Beta Film, Gomorra- La serie è liberamente ispirata al romanzo di Saviano, il quale ha collaborato al soggetto e alla sceneggiatura del film, insieme a Giovanni Bianconi, Stefano Bises, Leonardo Fasoli, Ludovica Rampoldi, Filippo Gravino e Maddalena Ravagli.

La serie prende spunto dai motivi cardine su cui ruota il libro: il quartiere di Scampia a Napoli e l’imperante criminalità organizzata che lì gestisce i propri traffici illeciti, le lotte tra i clan per accaparrarsi redditizi business criminali. Al centro di questo scenario però si racconta una storia nuova, che nulla ha a che fare col libro: due famiglie, i Savastano e i Conte, sono in lotta per la conquista del potere, per “governare” tutti i traffici della zona. A capo dei Savastano, Pietro, boss alla vecchia maniera che si fa aiutare negli affari dal fidato Ciro di Marzio. Il figlio di Pietro, Genny sa di esser destinato a prendere il posto del padre ma teme di non esserne all’altezza. La situazione si complica quando Salvatore Conte, boss del clan rivale, prova a sottrarre il dominio della zona ai Savastano. Dopo che Pietro sarà finito in carcere, sarà la moglie Imma a prendere il suo posto, impedendo così al figlio il suo “debutto” e a Ciro di avanzare di “carriera”.

Gomorra-La serie, la cui produzione ha avuto bisogno di due anni di lavorazione, è stata al centro di numerose polemiche. Gli abitanti di Scampia nella fattispecie hanno protestato, ottenendo un iniziale blocco delle riprese, affermando che la serie potesse danneggiare ulteriormente l’immagine del quartiere, che ne mostrasse solo il lato più problematico e negativo, quello della criminalità organizzata appunto. Il problema è stato poi in parte risolto: i produttori avrebbero avuto il via libera alle riprese solo a patto di realizzare una serie di cinque documentari che mostrassero la parte sana del quartiere, fatta da gente che tutti i giorni combatte contro la camorra e si sforza di ritagliarsi degli spazi di legalità lì dove l’illegalità è più che un luogo comune.

Riguardo invece le accuse di mitizzazione e spettacolarizzazione della criminalità e dei propri protagonisti, nonché del rischio di emulazione che potrebbe conseguirne, risponde Andrea Sacrosanti, intervistato da TvBlog: «…In questa storia l’empatia, l’identificazione con i protagonisti criminali è impossibile. Ciascuno di essi ha la classica parabola terrificante, ma non solo: la quotidianità in cui vivono è di una spietata crudeltà. Non c’è nulla, nemmeno un sorriso, un momento di gioia; forse c’è un po’ di esaltazione, ma è talmente inquietante da non dare nessun elemento identificativo»

Il fiume di dibattiti e polemiche prima ancora della messa in onda della serie non ha fatto altro che aumentarne la popolarità, tanto che la si è già venduta in 40 paesi, tra cui gli Stati Uniti, che stanno già pensando a un vero e proprio remake dal titolo Gomorrah.

Nel cast troveremo sia attori esordienti che professionisti, comunque poco noti al grande pubblico, per lo più legati al territorio: Marco D’Amore, Fortunato Cerlino, Maria Pia Calzone, Salvatore Esposito, Marco Palvetti, Domenico Balsamo e tanti altri.

[Photo Credits: skyatlantic.sky.it]

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