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La sala degli arazzi di Viale Mazzini a Roma, presso la sede centrale della Rai, è stata il centro del cinema italiano per le attese candidature al David di Donatello 2014, dove hanno fatto la parte del leone Paolo Virzì, con 19 nomination, e Paolo Sorrentino, con 18, e la sorpresa rivelazione “Smetto quando voglio”. Ospiti importanti della tv pubblica e del cinema italiano hanno partecipato all’incontro che ha avuto il suo apice proprio nella lettura delle nomination da parte del presidente dell’associazione Gian Luigi Rondi.

Hanno rilasciato alcune dichiarazioni anche i due conduttori di questa edizione, Paolo Ruffini ed Anna Foglietta. “Racconteremo il cinema dall’interno, la maggior parte di coloro che siederanno davanti a noi sono degli amici e sarà bello premiarli. La cosa che mi ha lasciato perplesso è che le persone che non vincevano i premi se ne andassero subito. Io e Paolo cercheremo di coinvolgere tutti e spero nel buongusto di tutti nel godersi una serata di cinema”, sono state le parole dell’attrice mentre il comico ha dichiarato: “Il cinema deve portare felicità e migliorare la vita delle persone che lo vanno a vedere. Quando vedo l’astio dei blog e dei giornali contro di noi penso che dopotutto un film è un gioco, in America si dice play. Non c’è da arrabbiarsi e intestardirsi. Criticare “La Grande Bellezza” dopo l’Oscar è come criticare l’Italia che ha vinto i Mondiali, è una bischerata. I film candidati sono bei film, 30 anni fa non c’erano. Era impossibile tirare fuori addirittura due film tra i migliori che sono opere prime. Credo sia una meravigliosa stagione di cinema che vada accettata”.

L’intervento del direttore di Rai Movie, che curerà la diretta dell’evento, Roberto Nepote: “La cerimonia andrà in diretta sul canale tematico della tv pubblica e poi in differita su Rai 1. Sono felice dei conduttori che abbiamo puntato da molto. Siamo molto felici”. Dichiarazioni anche da parte del direttore per il cinema del Ministero dei Beni e delle attività culturali Nicola Borrelli: “C’è una grande vicinanza da molto prima di me. Quello che mi piace sottolineare è un altro elemento in comune: sono tutti finanziati dallo Stato, anche le opere prime”.

Il presidente Gian Luigi Rondi ha risposto anche ad alcune domande della stampa a proposito della data antecedente Cannes e della giuria: “Le date sono studiate. Non potremmo spostare questa data perché comunque il premio copre un determinato lasso di tempo di uscita dei film nelle sale. Io faccio parte della giuria di Serie B. Il consiglio direttivo ha stabilito negli anni passati che entrassero in giuria soltanto ex premiati e candidati del David di Donatello che non possono essere cacciati perché sono a titolo permanente”.

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