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Gli ultimi premi Oscar hanno consacrato La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino, ma il vero vincitore avrebbe dovuto essere un altro. Il regista belga Felix Van Groeningen tira fuori dal cilindro un film tra i più belli in concorso all’ultima cerimonia dell’Academy, forse non solo nella categoria del miglior film straniero. Alabama Monroe – Una storia d’amore è un gioiello sia per quanto riguarda la sceneggiatura e la recitazione, che per la regia e lo stile narrativo. L’opera è tratta da uno spettacolo teatrale dell’attore protagonista, Johan Heldenbergh, e il regista se ne è innamorato a prima vista come faranno gli spettatori in sala. Rendere sul grande schermo un intreccio con musiche e così tanti strati narrativi era davvero un’impresa, ma quando riesce il capolavoro è assicurato. Nel ruolo della protagonista c’è Veerle Baetens, premiata giustamente agli ultimi EFA come miglior attrice per questa performance fantastica. Il ruolo della dolcissima Maybelle è stato affidato alla piccola Nell Cattrysse.o

Didier ed Elise sono due persone innamorate della vita. Il loro amore è istantaneo al primo sguardo e divampa come il fuoco. Lei è una tatuatrice che lascia sulla propria pelle le emozioni della vita, come un grande libro da mostrare al mondo. Lui ama l’America e tutto ciò che rappresenta il sogno americano e il loro amore si unisce alla perfezione nella musica bluegrass, dove con gli amici danno sfoggio a delle fantastiche performance artistiche. La loro vita è bella, passionale, unica. Sembra quasi un sogno coronato dall’arrivo inaspettato della dolcissima Maybelle che riempie le loro vite con il suo sorriso. I sogni però sono destinati a finire, e il loro risveglio è il più brusco che la vita possa darti. All’età di sei anni Maybelle si ammala di tumore e tutte le loro certezze crollano. Didier maschera il dolore dietro grandi principi, Elise si affida come da tradizione della sua famiglia alla croce e alla religione. Il loro amore dovrà essere più forte della tempesta che questo drammatico sviluppo porterà nelle loro vite.

Alabama Monroe è il racconto di come la vita ti può dare e togliere. Ha dato loro l’amore, la gioia e una bellissima figlia, ma proprio quando il cerchio sembra chiudersi ha tolto loro ogni certezza. Il film non è costruito sulla storia, ma bensì sulle sue emozioni ed è proprio questo il motivo per cui arriva dentro gli spettatori. La musica gioiosa del bluegrass è ricca di drammaticità in modo quasi impossibile, quasi da far venire i brividi. La musica è ciò che unisce la coppia dei protagonisti, è il filo conduttore tra le loro emozioni e che alla fine le porterà all’epilogo. La direzione musicale affidata a Bjorn Eriksson è perfetta, mai sopra le righe e sempre delicata anche nei passaggi più drammatici. Questa pellicola attraversa una tragedia familiare, ma tramite dei flashback narrativi ci permette di osservare le origini di quella stessa famiglia e di come tutto possa cambiare rapidamente. Didier ed Elise rivivono attraverso i loro occhi tutta la loro vita insieme arrivando a mostrarci come delle opposizioni caratteriali siano esplose con la malattia della loro piccola figlia. Il climax inarrestabile della pellicola è intenso, ma mai esagerato, e ci porta a sentire sulla pelle il loro dramma rendendoci quasi partecipi. I tatuaggi che Elise copre sono solo un modo per girare la pagina del libro della vita e scrivere una nuova storia. Felix Van Groeningen è riuscito a regalarci probabilmente una delle storie più belle e drammatiche della cinematografia europea che il pubblico italiano potrà osservare a partire dal prossimo 8 maggio nelle sale distribuito da Satine Film.

Valutazione: 10

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