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“Se sono diventato un pittore lo devo ai fiori”, sosteneva Claude Monet. Ed è proprio dal più noto ed importante pittore di giardini nella storia dell’arte che parte il tour cinematografico alla scoperta di una mostra innovativa e coinvolgente: quella della Royal Academy of Arts di Londra allestita per raccontare l’evoluzione del tema del giardino nell’arte moderna. Dalle bellissime e colorate visioni degli Impressionisti fino alle sperimentazioni più audaci, oniriche e simboliche dei movimenti d’avanguardia, saprà accontentare i gusti e le aspettative degli amanti dell’arte, della natura e soprattutto del giardinaggio. Il film arriva nelle sale italiane soltanto il 24 e 25 maggio, nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital (elenco delle sale su www.nexodigital.it).

Appassionato ed esperto orticoltore, Monet coltivò ed allestì numerosi giardini in ciascuna delle sue residenze, da Sainte-Adresse a Giverny, dove si spense 90 anni fa. Si svegliava all’alba e dipingeva sotto qualsiasi condizione atmosferica per studiare tutte le infinite sfumature della luce. Papaveri di campo, primule, violette, margherite, fiordalisi coloravano il suo vasto giardino. Intorno alla sua casa rosa a Giverny aveva creato un giardino con uno stagno e un ponte giapponese, che ancor oggi accoglie migliaia di visitatori con le sfumature di verde e i suoi avvolgenti profumi florali.


Il film conduce gli spettatori attraverso alcuni dei più bei giardini del mondo, raffigurati poi all’interno di opere d’arte: oltre alle ninfee di Monet a Giverny, conosceremo il giardino di Bonnard a Vernonnet, in Normandia, o quello di Kandinskij a Murnau, in Alta Baviera. I visitatori avranno naturalmente un accesso privilegiato alle opere che questi magnifici giardini hanno ispirato e che sono state raccolte nella mostra londinese per narrare il ritorno alla natura che caratterizzò il periodo a cavallo tra Otto e Novecento: la ricerca di un’oasi di pace, in fuga dalla frenesia della vita moderna.

La visita dietro le quinte di questi paesaggi, accompagnata dalle nuove intuizioni di esperti internazionali di giardinaggio e critici d’arte, offrirà uno scenario straordinario per svelare il rapporto tra l’arte e i giardini. Le interviste con famosi artisti moderni, come Lachlan Goudie e Tania Kovats, riveleranno inoltre come il rapporto tra l’artista e il mondo naturale sia tema di enorme modernità anche nel XXI secolo.

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